Con la pandemia sono aumentati i disturbi psicologici e le dipendenze amplificati dal Covid: ciò può essere visto come una sorta di “pandemia” parallela. Uomini, donne, giovani e meno giovani, sono tantissime le persone che si trovano a fare i conti con situazioni critiche e difficili. La salute mentale è un aspetto importante del benessere di un individuo da sempre ma il periodo pandemico, tra incertezza, tempo fermo e paura ha accentuato la sua rilevanza. Secondo il rapporto OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) pubblicato ad ottobre 2021, la salute mentale della popolazione è peggiorata da quando è iniziata la pandemia. In tutti i paesi in cui ci sono disponibili dati antecedenti a Marzo 2020 si nota che c’è stato un picco di sintomi ansiosi o depressivi.
Relazioni patologiche
E’ stato rilevato un aumento di richieste d’aiuto da parte di pazienti imbrigliati in relazioni sentimentali “patologiche”, in cui l’altro della coppia viene vissuto come “unico oggetto d’amore” ed allo stesso tempo come “soggetto persecutore”, tale ne è la dipendenza. Le attuali condizioni di restrizioni, che durano ormai da due anni, hanno soltanto slatentizzato situazioni e legami patologici che, prima, potevano trovare un temporaneo “rifugio” dall’ossessione per l’altro, nella vita reale esterna, quella al fuori dalle proprie abitazioni. Il dover trascorrere la maggior parte del proprio tempo in casa, lavorare a poca distanza l’uno dall’altro, in stanze attigue, rende tale legame da un lato sempre più di vitale importanza e dall’altro lato sempre più odiato perché unico strumento con cui poter combattere la paura della solitudine.
Che cos'è la dipendenza affettiva?
La dipendenza affettiva è una patologia relazionale, nella quale l'amore e ciò che ne deriva a livello emotivo diventa l'oggetto di un desiderio morboso o di un'ossessione. Il disturbo si instaura tra due persone che hanno un rapporto molto intimo e simbiotico: in questa forma di dipendenza, ciò che viene bramosamente ricercato, è una relazione affettiva e tutto ciò che da questo rapporto ne consegue. In chi ne soffre, la dipendenza affettiva determina un'apparente senso di benessere e gratificazione, ma, allo stesso tempo, incrementa il forte bisogno di legame nei confronti del partner da cui dipende, sulla quale investe tutte le proprie energie. Inoltre, il soggetto che presenta questa condizione può presentare:
- difficoltà nel riconoscere quali possono essere i propri bisogni, mettendo da parte gli obiettivi a fronte di quelli dell'altra persona o della coppia;
- sensazione di vivere costantemente nell'ansia di poter perdere la persona oggetto della propria dipendenza;
- bisogno di continue rassicurazioni;
- tendenza a fare richieste affettive continue ed esagerate, non sentendosi comunque amato adeguatamente.
Il risvolto del disturbo è l'influenza che questo esercita sulla mente di chi ne soffre: la dipendenza affettiva tende a tramutarsi, infatti, in una relazione affettiva o sentimentale disfunzionale, con il rischio di soffrire e perdere la propria libertà. Chi soffre di dipendenza affettiva ha un forte bisogno di legame nei confronti del partner, sul quale investe tutte le proprie energie.
In quali situazioni si può instaurare una dipendenza affettiva?
Questa condizione si sviluppa normalmente nell’ambito della coppia ma può manifestarsi anche verso un genitore o un amico. In ogni caso, si tende a dipendere da personalità dominanti. Inoltre, chi versa in questa condizione, sottovaluta le proprie esigenze e fa richieste affettive continue per sentirsi rassicurato. In più, tende a non sentirsi mai amato in maniera sufficiente ed adeguata. Il bisogno di protezione e la scarsa autostima costituiscono il tema di fondo di questo disturbo.
La dipendenza può affondare le sue radici nell’infanzia, dipendendo da un comportamento iperprotettivo o, all’opposto, eccessivamente disinteressato dei genitori. In alternativa, può scaturire da una relazione precedente, particolarmente traumatica, che ha lasciato un segno indelebile, incidendo sulla personalità.
Come è possibile uscire da una relazione di dipendenza affettiva?
Uscire da una relazione tanto compromettente e simbiotica non è un passo facile, ma resta assolutamente auspicabile ed è possibile farlo se si seguono alcuni importanti passaggi intermedi, che permettono alla persona dipendente di recuperare serenità, stabilità interiore, senso di autoefficacia ed autonomia e soprattutto di sbarazzarsi dalla paura dell’abbandono, che spesso rappresenta, insieme ad una scarsa autostima, la paura di fondo che impedisce di agire comportamenti più sani e rispettosi della propria dignità.
Per affrontare in modo adeguato la dipendenza è importante riconoscere il problema. Il dipendente deve prendere consapevolezza dei propri schemi e del proprio funzionamento che lo conducono alla sofferenza; deve essere motivato al cambiamento per poter migliorare la conoscenza di sé, andare a modulare la paura dell’abbandono, sviluppare la fiducia in se stesso, imparare ad amarsi ed a riscoprire la propria bellezza, diventare autonomo.
Tutti questi passaggi non si potranno compiere velocemente, né in maniera del tutto autonoma. Talvolta, infatti richiederanno lunghi percorsi ed anche l’aiuto di uno specialista.
Il Consultorio Antera Onlus accoglie e offre un aiuto specifico alle persone che vogliono intraprendere un percorso individuale o di gruppo sulla Dipendenza Affettiva, attraverso psicologi e psicoterapeuti esperti nella gestione di tali dinamiche.