Lunedì, 18 Dicembre 2023 21:06

UNO SGUARDO SULLA SALUTE MENTALE

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Bonus psicologico: novità e criticità

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute mentale come "uno stato di benessere in cui ogni individuo possa realizzare il proprio potenziale, affrontare il normale stress della vita, lavorare in maniera produttiva e fruttuosa e fornire un contributo alla comunità".

Negli ultimi anni, in seguito alla pandemia di Covid 19 e ad altri eventi come i conflitti geopolitici, gli effetti del cambiamento climatico, le tensioni sociali, la crisi del costo della vita, mancanza di spazi verdi ecc., la salute mentale della popolazione, sia in Italia che nel resto del mondo ha subito una importante ripercussione e si è registrato un incremento del disagio mentale.

Secondo OMS il 14% (1 persona su 8), della popolazione mondiale è affetta da disturbi psichici, in particolare è in aumento la percentuale di giovani con sintomi di depressione, ansia e comportamenti suicidari.

Uno studio sulla popolazione europea (rapporto Headway-“Mental Health Index”- presentato a settembre 2023 presso il Parlamento Europeo a Bruxelles)  ha rilevato che una persona su sei in Europa (circa 80 milioni di persone) convive con un disturbo mentale come ansia, depressione e disturbi bipolari, con i dati dell’Italia che superano la media europea.

In Italia circa il 20% della popolazione soffre di almeno un disturbo psichico. Durante il lockdown e nel periodo successivo, è stato riscontrato un aumento di sintomi come l’ansia, depressione, sentimenti di angoscia e comportamenti suicidari, in particolare nella popolazione giovanile (2 milioni di adolescenti tra i 10 e i 20 anni soffrono di disturbi mentali), nonché un peggioramento di sintomi già esistenti e l’assunzione di almeno uno psicofarmaco.

Per segnalare un aspetto positivo, rispetto agli anni precedenti, si è riscontrato una diminuzione dello stigma che accompagna la malattia mentale e cresce la propensione a prendersi cura della propria salute psichica.

 

Costi del disagio mentale

Secondo gli ultimi dati dell'OCSE, il costo totale relativo alla salute mentale in Europa ha superato i 600 miliardi di euro, pari al 4% del PIL totale dell'UE.

La salute mentale oltre ad avere un impatto sui costi relativi all’assistenza sanitaria, è correlata anche a costi che ricadono indirettamente sulla società e sull’economia; ad esempio si è riscontrata una correlazione con la riduzione della produttività al lavoro sotto forma di ore di lavoro perse, una minore occupazione e turnover. Negli ultimi anni in Europa, si è registrato un aumento dell’assenteismo e del pensionamento anticipato a causa di problemi mentali.

In Italia, i dati 2023 dell’Osservatorio MIndwork-BVA Doxa sul benessere psicologico nelle aziende italiane, mettono in evidenza che una persona su due soffre di ansia, insonnia ed elevati livelli di stress per motivi legati al lavoro. Più del 50% del campione, ma la percentuale aumenta per la generazione Z e i Millennials, afferma di aver lasciato il lavoro a causa di un malessere emotivo.

I problemi di salute mentale spesso si manifestano in giovane età e possono protrarsi per tutta la vita. L’infanzia è una fase delicata per la promozione del benessere e lo sviluppo di competenze, ed è per questo che il sistema scolastico diventa fondamentale per lo sviluppo di una buona salute mentale per i bambini e per gli adolescenti. La ricerca scientifica ha dimostrato che la presenza di uno stato ansioso o depressivo può causare scarso rendimento scolastico o addirittura l'abbandono degli studi.

Una buona salute mentale è essenziale, vivere una condizione di disagio mentale può avere un impatto sulla salute fisica, sul benessere, sul modo in cui ci si relaziona agli altri e sul reddito.

 

Finanziamenti per la salute mentale

Quest'anno la Giornata mondiale della Salute Mentale, celebrata il 10 ottobre, ha posto l'accento sul diritto di tutti ad accedere alle cure.

OMS sancisce che “la salute mentale è un diritto umano universale”, purtroppo è un diritto di cui ancora in troppi non possono godere.

Secondo le raccomandazioni degli esperti internazionali della Lancet Commission sulla salute mentale e lo sviluppo sostenibile, l’investimento dei Paesi ad alto reddito (come l’Italia) dovrebbe essere del 10% e per quelli a medio reddito del 5%.

Invece, l’Oms ha rilevato come le risorse dedicate alla salute mentale siano insufficienti: nel 2020 i governi di tutto il mondo hanno speso in media, circa il 2% dei loro budget sanitari.

Nei vari Stati dell’UE le risorse economiche destinate ai servizi per la salute mentale, sono diverse. Secondo il rapporto Headway, la media dei Paesi europei è di circa 5,4%, i principali investitori sono la Francia con 13,9%, la Germania 13,1% e la Svezia 10,0%.

Nella classifica l’Italia è terzultima, la spesa per la salute mentale è circa del 3% del Fondo Sanitario Nazionale.

È evidente che le risorse destinate non sono sufficienti a coprire il fabbisogno nel percorso di presa in carico, cura ed assistenza dei pazienti con disturbi mentali. Infatti, in Italia viene destinato alla salute mentale poco più di 60 euro per cittadino; solo 1 persona su 3 affetta da disturbi mentali riceve un trattamento di cura adeguato.

Nel nostro paese ci sono circa 5 mila psicologi pubblici per 60 milioni di abitanti, lo stesso numero di 40 anni fa quando venne fondato il SSN.

Negli ospedali e nei consultori ci sono circa 3 psicologi ogni 100mila abitanti ma secondo l’Istituto superiore di sanità servirebbe 1 psicologo ogni 1000 abitanti.

 

Bonus Psicologico novità e criticità

Tra le iniziative in favore di un intervento nell’ambito della salute mentale, nel 2022 per la prima volta in Italia, nel Decreto Milleproroghe è stato inserito il Bonus Psicologo.

Questo contributo economico riconosciuto ai cittadini che rispettavano i criteri indicati, è servito per coprire delle spese per sessioni di psicoterapia, da svolgere presso specialisti privati iscritti all’Albo Professionale che hanno dato la loro adesione all’iniziativa.

Il valore massimo del Bonus è stato di 600 euro a persona con un budget di 50 euro a seduta. Questo ha permesso a chi ne ha beneficiato, di fare circa 12 sedute di psicoterapia in un periodo di tempo di circa 3 mesi.

Considerando che le linee guida condivise dalla comunità scientifica internazionale, definiscono un intervento di psicoterapia “breve” un percorso di circa 4-6 mesi e invece servono tempi più significativi per un percorso di psicoterapia a lungo termine, possiamo considerare il Bonus come una possibilità per un breve percorso o come sostegno economico per un percorso più lungo.

Come evidenziato nel XXII rapporto Inps, il Bonus Psicologo 2022 ha riscosso un notevole successo tra gli utenti. A fronte dei 25 milioni di euro stanziati, le domande presentate all’Inps per le sessioni di psicoterapia, sono state in totale 395.604, di queste solo 42.657 hanno avuto buon esito, quindi circa 1 richiesta su 10.

La Legge di Bilancio 2023 ha disposto una proroga del bonus psicologo “anche per l’anno 2023 e per gli anni 2024 e seguenti”.

Il 23 novembre di quest’anno il ministro della Salute ha firmato il decreto attuativo con il Mef, con il quale è stato confermato il “nuovo” bonus psicologo, per lo stesso è previsto lo stanziamento di 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni per il 2024. Sarà possibile richiedere il contributo solo dopo l’avvio della procedura della domanda online da parte dell’INPS.

Da quest’anno l’importo massimo per il bonus psicologo, è salito da 600 a 1500 euro pro-capite, i destinatari sono cittadini con ISEE inferiore a 50.000 euro. Tuttavia, la platea dei destinatari è stata ridotta infatti, calcolando i 5 milioni di euro stanziati per il 2023, verrebbero soddisfatte meno di quattromila richieste; se dovessero arrivare 400 mila richieste come nel 2022 sarebbero soddisfatte solo 1% delle domande.

Pur essendo il bonus psicologo un contributo importante da spendere per la salute mentale, andrebbe rinforzato, perché si tratta comunque di una somma esigua per rispondere al malessere che coinvolge milioni di italiani.

 

Nuovo paradigma: dall’Intervento alla Prevenzione

Secondo l’Oms, “chiunque dovrebbe accedere alle cure e veder garantito il più alto livello di salute mentale possibile, ma vanno promosse inclusione e integrazione delle differenze”.

Intervenire sul disagio è doveroso e necessario, ma per tutelare la salute mentale è necessario costruire un sistema di azioni preventive strutturali, efficaci e capillari, che consentano di promuovere il benessere psicologico di ogni persona.

Nell’affrontare il tema della salute mentale, quest’anno la Commissione Europea ha presentato un nuovo “approccio globale alla salute mentale”, questa impostazione rappresenta un primo passo importante per porre la salute mentale sullo stesso piano della salute fisica.

La Commissione con varie iniziative e finanziamenti darà degli strumenti di sostegno agli Stati membri affinché possano occuparsi in maniera efficace della salute mentale delle persone.

La prevenzione diventa un punto cardine dell’azione della Commissione.

Secondo l'OMS, il 68% dei paesi dell'area UE, compreso il Regno Unito, ha attuato almeno un programma di prevenzione della salute mentale per bambini e adolescenti. Rafforzare questo approccio di sensibilizzazione, supportando azioni che riguardano la salute mentale nelle scuole, sarà indispensabile per il benessere mentale delle nuove generazioni e quindi delle popolazioni future.

Negli ultimi anni, seppur il budget predisposto non sia allineato con le esigenze del Paese, anche in Italia è cresciuta l’attenzione alla salute mentale. Oltre al citato Bonus Psicologo, in Italia sono in discussione due importanti proposte di legge: una riguarda l’istituzione di psicologi scolastici e l’altra per lo psicologo di base, che lavorerebbe in modo simile ai medici di base.

Nel 2023 il Ministero della Salute ha attivato un Tavolo tecnico sulla salute mentale, il cui obiettivo è quello di identificare le aree di miglioramento in termini di prevenzione, trattamento e supporto.

Nonostante ci siano questi concreti segnali di attenzione, è auspicabile che si faccia uno sforzo in più per aumentare gradualmente di due punti percentuali il FSN, riportando allo standard minimo del 5% le risorse economiche da destinare alla salute mentale, affinché gli interventi “straordinari”, diventino strutturali, “ordinari”, sia per la cura, sia per la prevenzione.

 

Il ruolo del Consultorio ANTERA

In questa situazione di sofferenza del SSN nel rispondere alle notevoli richieste che riguardano il disagio psichico, occupano un ruolo di fondamentale importanza le varie realtà sociali costituite da professionisti che si occupano di salute mentale.

È con l’intento di rendere effettivo il diritto alla cura che è nato, venti anni fa, e opera il Consultorio Antera APS, da sempre impegnato a mantenere le tariffe il più possibile accessibili a tutti.

Quest’anno, la ricerca di sinergie con altre realtà del territorio, ha portato a una collaborazione con l’Associazione “Bea a colori”, che ha finanziato ad Antera, sia un laboratorio di psicologia espressiva per ragazzi di 18-25 anni, sia un certo numero di incontri di psicoterapia per giovani adulti con difficoltà economiche.

Inoltre la nostra Associazione “Consultorio Antera Aps” ha destinato i fondi del suo 5x1000 a  sostegno di famiglie multiproblematiche, riuscendo a supportare i diversi familiari afferenti al nostro centro per alcuni mesi del loro percorso.

“Piccoli passi per una società bisognosa ma grande supporto nel percorso per il benessere mentale di singoli individui”.

 

Per ulteriori approfondimenti e per conoscere l'esperienza della nostra equipe di psicoterapeuti, potete guardare la nostra intervista rilasciata ai micorofoni dell'ANSA:

https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2023/12/08/bonus-psicologo-la-testimonianza-di-due-psicoterapeute-su-300-pazienti-solo-uno-lo-ha-ottenuto_1ebab832-862e-4047-9b8c-a8ffdbb05478.html

 

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