Come è strutturato un percorso di psicoterapia?
Aspettative e dubbi di chi si avvicina ad un percorso di psicoterapia.
La psicoterapia è fondamentalmente una “relazione che cura”, attraverso tecniche e strategie che derivano dalla lunga formazione del terapeuta e grazie alla relazione stessa. Nonostante il terapeuta possa essersi formato seguendo approcci differenti, ma ugualmente validi, la relazione è sempre il perno centrale della psicoterapia, una buona alleanza fra professionista e paziente è fondamentale per avviare e portare avanti un processo terapeutico. Un percorso di terapia parte solitamente con una fase iniziale nella quale si cerca di creare insieme al terapeuta un quadro d'insieme della situazione attuale, una “fotografia” che permetta di mettere a fuoco cosa ci ha portato a chiedere aiuto, i nostri vissuti e le nostre emozioni.
E' possibile così andare a delineare con il supporto del professionista i propri obiettivi, cosa si chiede e cosa si vorrebbe raggiungere attraverso questo percorso, obiettivi che non sono decisi una volta per tutte, ma che possono essere rimodulati nel corso della terapia in base ai nostri bisogni e ai desideri. Il percorso terapeutico ci vede sempre come parte attiva, ci aiuterà via via ad osservare sotto una nuova luce quanto ci sta accadendo e quanto accaduto nel nostro passato, creando nuove connessioni: attraverso una ristrutturazione del nostro modo di vedere le cose, noi stessi e gli altri, possiamo affrontare diversamente e superare le situazioni di malessere. Il suo svolgimento prevede come dicevano l'uso di tecniche e strategie volte ad innescare cambiamenti, risolvendo le difficoltà e portandoci a raggiungere un nuovo equilibrio.
Andiamo ora ad analizzare alcune delle più comuni aspettative di chi formula una richiesta di aiuto.
Cosa aspettarsi in un percoso di psicoterapia?
I consigli delle persone che ci circondano spesso non fanno altro che accrescere in noi un senso di confusione e farci sentire meno capaci di prendere le nostre decisioni, ciò vale anche per eventuali consigli dati da un terapeuta, sarebbe presuntuoso da parte sua pensare che in quanto professionista possa sapere cosa è meglio per noi.
L’obiettivo della terapia non è raccogliere “buoni consigli”, ma riscoprire le proprie priorità, i bisogni inascoltati e dargli voce.
Lo spazio terapeutico ci aiuta a riflettere sui nostri vissuti e sulla nostra storia costruendo una “nuova regia”, nuove angolature dalle quali rileggere quanto ci è accaduto e quanto ci succede. Diventa così possibile trovare nuovi comportamenti e strategie da poter mettere in atto, sentendoci più liberi da vecchi schemi e andando a crearne di nuovi più funzionali per il raggiungimento del nostro benessere.
Il "conforto" e il "sostegno" all'interno di un percoso di psicoterapia
All'interno di un percorso di psicoterapia trovano sicuramente spazio il conforto e il sostegno dati dal professionista, attraverso parole di incoraggiamento o di stima, oppure messaggi non verbali quali un sorriso o uno sguardo affettuoso o anche a volte un abbraccio. La stanza di terapia però non è un posto dove essere sempre coccolati, semplicemente perché questo non ci aiuterebbe a stare meglio.
Accanto a questi atteggiamenti accoglienti è importante ricordare che potrà capitarci di non sentirci sempre completamente a nostro agio nelle sedute, a volte “la sedia potrebbe scottare” e questo sentirci “scomodi” di fronte ad alcune osservazioni e connessioni fatte dal terapeuta farà parte del percorso di crescita all'interno del quale staremo lavorando. Per rompere alcune “rigide visioni” dentro alle quali potremmo trovarci intrappolati è necessario correre il rischio di ascoltare nuovi punti di vista, che potrebbero risultare a volte “antipatici”, ma necessari.
Quanto dura un percorso di psicoterapia?
Potrebbe capitarci di varcare la soglia della stanza di terapia con l'illusione di risolvere il nostro problema velocemente e soprattutto senza impegno e fatica da parte nostra. Lo psicoterapeuta non ha il potere di far scomparire magicamente le sofferenze di chi ha di fronte, ma mette sul piatto le sue competenze, costruendo insieme alla persona una buona relazione, un clima di fiducia all'interno del quale sia possibile per noi iniziare gradualmente a trovare nuove risposte, scoprendo risorse là dove magari sembravano non essercene affatto, sperimentandoci in nuovi comportamenti e “aggiustando il tiro”.
Domandarsi continuamente se la terapia sta funzionando, o aspettarsi grandi miglioramenti in poco tempo, è come voler verificare la tonicità dei nostri muscoli dopo essere andati in palestra solo un paio di volte. La durata di un percorso di psicoterapia è legata anche alla nostra capacità di metterci in gioco, anche su questo comunque il terapeuta userà la sua competenza per “aiutarci a farci aiutare”.
Percorsi di psicoterapia a Roma, Fiumicino o Monterotondo
Se desideri approfondire gli aspetti legati ad un percorso di psicoterapia, avere maggiori informazioni sulla metodologia e l'approccio seguito dal Consultorio Antera presso le sue sedi di Roma, Fiumicino e Monterotondo e dai suoi psicologi, inviaci un messaggio tramite l'apposita area.