La Co-genitorialità - Consultorio Psicologico Antera Roma
La Cogenitorialità

La Co-genitorialità

Concetto centrale nello studio delle relazioni familiari contemporanee

La co-genitorialità è un costrutto psicologico e sociale che si riferisce alla capacità di due adulti, generalmente i genitori biologici o adottivi di un bambino, di collaborare in modo efficace e armonioso nella cura e nell’educazione del figlio, indipendentemente dalla natura della loro relazione affettiva. Questo concetto è emerso con particolare forza nella letteratura psicologica e sociologica degli ultimi decenni, in risposta ai cambiamenti delle strutture familiari e alla crescente incidenza di divorzi, separazioni e nuove forme di famiglia. La co-genitorialità va oltre la semplice condivisione dei compiti genitoriali, includendo aspetti comunicativi, decisionali ed emotivi che coinvolgono il modo in cui i genitori interagiscono tra loro nel ruolo comune di educatori. Il concetto è diventato centrale perché influisce direttamente sul benessere del minore e sulla qualità delle relazioni familiari, rappresentando un indicatore critico della stabilità e della funzionalità del sistema familiare.

In che modo la qualità della co-genitorialità influenza lo sviluppo psico-emotivo dei bambini?

Numerose ricerche empiriche hanno dimostrato che la qualità della relazione co-genitoriale ha un impatto significativo sullo sviluppo emotivo, comportamentale e sociale dei bambini. Quando i genitori collaborano efficacemente, dimostrano rispetto reciproco e comunicano in modo costruttivo sulle questioni legate al figlio, i bambini tendono a mostrare maggiori competenze emotive, meno sintomi di ansia o depressione, e una migliore regolazione comportamentale. Viceversa, livelli elevati di conflittualità co-genitoriale, anche in assenza di conflitti coniugali aperti, sono stati associati a problematiche:

Internalizzanti, come: ritiro sociale, insicurezza, somatizzazioni;

Esternalizzanti, come: aggressività, impulsività e difficoltà scolastiche.

La co-genitorialità, dunque, funge da contesto relazionale che modula il clima familiare e fornisce un modello di cooperazione o, al contrario, di disfunzione relazionale, interiorizzato dal bambino.

Come cambia la co-genitorialità dopo una separazione o un divorzio?

La separazione dei genitori costituisce una sfida significativa per la co-genitorialità, che può essere profondamente influenzata dalla qualità delle relazioni precedenti e dalle modalità con cui la rottura viene gestita. In contesti post-separativi, mantenere una buona co-genitorialità richiede uno sforzo deliberato, dato che le emozioni negative legate alla fine della relazione coniugale possono facilmente interferire con la collaborazione genitoriale. Tuttavia, numerosi studi indicano che è possibile instaurare forme di co-genitorialità cooperativa anche dopo la separazione, specialmente quando i genitori riescono a mantenere la comunicazione focalizzata sul benessere del bambino, evitando di coinvolgerlo nei conflitti. È proprio in questi casi che si parla di “co-genitorialità funzionale post-divorzio”, un modello che si basa sulla capacità di negoziare, pianificare e prendere decisioni condivise in modo rispettoso e costruttivo.

Quali sono i fattori che facilitano o ostacolano una co-genitorialità efficace?

Diversi fattori concorrono a determinare il successo o le difficoltà nella co-genitorialità. Tra i facilitatori principali vi sono una buona comunicazione interpersonale, un’adeguata regolazione emotiva da parte dei genitori, la presenza di una storia relazionale non eccessivamente conflittuale, e l’impegno condiviso nel ruolo genitoriale. Anche il supporto sociale, proveniente dalla rete familiare o da professionisti, può sostenere la co-genitorialità in momenti critici. Al contrario, fattori di rischio includono elevati livelli di conflitto, dinamiche di triangolazione in cui il figlio viene usato come mediatore o alleato contro l’altro genitore, e la presenza di disturbi psicologici nei genitori stessi. La rigidità nei ruoli, la mancanza di flessibilità e l’incapacità di riconoscere le competenze genitoriali dell’altro rappresentano ulteriori ostacoli alla costruzione di una co-genitorialità sana.

Quali sono le implicazioni cliniche e sociali del concetto di co-genitorialità?

Dal punto di vista clinico, il concetto di co-genitorialità ha importanti ricadute nell’ambito della psicoterapia familiare, della mediazione familiare e dell’intervento precoce nei casi di separazione. Lavorare sulla co-genitorialità permette di ridurre i livelli di conflitto e migliorare la qualità della vita familiare, anche in assenza di una riconciliazione coniugale. Sul piano sociale, promuovere la co-genitorialità significa investire nel benessere dell’infanzia, nella prevenzione del disagio psicosociale e nella costruzione di una cultura della genitorialità condivisa, più equa e resiliente. Politiche pubbliche orientate alla tutela della co-genitorialità, come i congedi parentali paritari, i percorsi di accompagnamento alla genitorialità e la presenza di operatori specializzati, rappresentano strumenti fondamentali per sostenere le famiglie nelle loro molteplici configurazioni contemporanee.