La relazione tra la donna in gravidanza e il proprio bambino è una delle più profonde e ancora parzialmente sconosciute relazioni umane.
Numerose riflessioni sono state fatte circa la sua natura, tuttavia i recenti progressi scientifici e tecnologici hanno aperto nuovi scenari, consentendo di prendere in considerazione la vita intrauterina e di definire meglio il rapporto tra diversi aspetti emotivi della madre e del figlio.
Le conoscenze che abbiamo dagli studi effettuati dimostrano la natura complessa di questa relazione, che non va intesa come un fenomeno unidirezionale, quanto piuttosto bidirezionale.
Stress e cambiamenti endocrini
Cosa accade al nascituro quando le tensioni emotive della gestante sono eccessive? Negli ultimi anni sono state moltissime le ricerche volte ad approfondire e studiare la vita nella fase prenatale.
Si è rilevato come alti livelli di stress possano influire sul feto e avere ripercussioni future. Analizzando più nello specifico i cambiamenti che avvengono, dobbiamo innanzitutto prendere in considerazione la modulazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. La regolazione di tale asse cambia drasticamente nel corso della gravidanza: il cortisolo materno aumenta nel corso della gestazione.
L’esposizione del feto alle maggiori concentrazioni di cortisolo materno è regolata da un enzima placentare che ossida il cortisolo nella sua forma inattiva, il cortisone. I livelli di questo enzima riescono quindi a fornire una protezione, anche se parziale, per il feto dal cortisolo materno, soprattutto durante fasi critiche di sviluppo. Quindi questa barriera placentare fornisce una protezione naturale attuata dal nostro organismo, purtroppo, quando lo stress è molto elevato, una parte di cortisolo materno riesce ad attraversare la placenta, con possibili influenze sullo sviluppo del bambino.
Stress prenatale e sviluppo del bambino
L’esposizione a livelli elevati di stress psicosociale materno e di ormoni dello stress può in alcuni casi essere associata a disturbi comportamentali ed emozionali durante l’infanzia.
Studi recenti hanno evidenziato infatti come elevati livelli di ansia e depressione materna prenatale possono correlarsi ad un aumentato temperamento pauroso infantile, valutato sia attraverso report materni sia attraverso osservazioni del bambino.
Elevati livelli di stress materno potrebbero quindi contribuire allo sviluppo di un temperamento pauroso nel nascituro e aumentare la sua vulnerabilità agli stati ansiosi.
Effetti positivi dello stress: gettare le basi per la resilienza del nascituro
Vanno considerati anche gli effetti positivi legati al meccanismo che abbiamo appena analizzato: la placenta raccoglie informazioni dalla madre per preparare il feto alla sopravvivenza postnatale.
Se l’unità feto-placentare capta segnali di stress che provengono dall’ambiente materno (come un aumento dei livelli di cortisolo) il feto regola la sua traiettoria di sviluppo e/o modifica il suo sistema nervoso per garantirsi la sopravvivenza in un ambiente potenzialmente ostile.
Quindi dei livelli di stress modulati possono anche assumere una funzione adattiva, gettando le basi per la futura resilienza del nascituro.
Importanza della prevenzione
Come abbiamo visto lo stress materno rappresenta indubbiamente un fattore di rischio per il bambino.
E’ importante sottolineare, però, che tra stress durante la gravidanza e disturbi del bambino non esiste una relazione diretta di causa-effetto. I fattori che incidono su un corretto sviluppo di un bambino sono innumerevoli e molto complessi. I possibili innalzamenti dei livelli di stress non vanno quindi “demonizzati”, ma monitorati e modulati, agendo così in un'ottica preventiva, creando le basi per un buon contesto all'interno del quale crescere il proprio figlio e in cui “far crescere” la propria genitorialità.
E’ proprio grazie alla prevenzione e all’intervento precoce che si pongono le basi per una relazione sana con il proprio bambino e quindi una crescita, non priva di difficoltà, ma il più possibile serena.
Il Consultorio Antera Onlus, nelle sedi di Roma, Monterotondo e Fiumicino, offre la possibilità di incontrare psicoterapeuti esperti che possono offrire sostegno nelle situazioni di stress e difficoltà legate al diventare genitori, accogliendo e accompagnando gli individui sia in all'interno di percorsi individuali, che di coppia.