Come gestire le nostre reazioni di gelosia, tutelando il benessere della relazione
La gelosia è un sentimento provocato dal timore, dal sospetto o dalla certezza di poter perdere la persona amata. Così come gli altri sentimenti, essa in piccole dosi non è nociva, almeno fin quando non condiziona le relazioni e mina la propria e altrui serenità. Un pizzico di gelosia può essere un indicatore di presenza, di amore, è la conferma di un desiderio di esclusività. Esiste quindi una gelosia sana.
I sentimenti che comunemente caratterizzano la gelosia sono: paura, ansia, insicurezza, ipersensibilità alle frustrazioni. Mentre dal punto di vista cognitivo sono dominanti comportamenti di tipo investigativo, di controllo, di allerta, di ruminazioni.
Quando questi sentimenti e comportamenti divengono eccessivi, possono arrivare ad interferire con il normale corso dei pensieri e con le altre attività. Nella gelosia verso qualcuno che si crede di possedere e che non si vuole perdere, il sogno del “geloso” diventa quello di trattenere quella persona con sé.
Il controllo è legato alla ricerca minuziosa dei dettagli, e nel momento in cui l’individuo geloso sente di non riuscire più a controllare le sue emozioni, le sue azioni, la sua vita, tanto più aumenta in lui il bisogno di controllare ciò che lo circonda.
Controllo e gelosia: ruolo dei social network nelle dinamiche relazionali
Il mondo digitale ha amplificato la gelosia, perché molte attività sulle reti sociali sono di dominio pubblico e perché si può avere facilmente accesso al telefonino e al computer del compagno. Quindi possiamo avere a portata di mano la nostra ossessione tutto il giorno, con il rischio di affogarci dentro.
In questi casi il social network e la tecnologia assumono un ruolo attivo nell’alimentare la forma di dipendenza che la gelosia può creare. Facebook ad esempio espone gli individui a delle informazioni vaghe e ambigue sul proprio partner che non fanno altro che incrementare la preoccupazione e i pensieri negativi, trasformando il social in un mezzo usato per raccogliere sempre più informazioni sull’altro.
Facebook aumenta l’esposizione a diverse informazioni sul partner che possono attivare la gelosia, e a sua volta la gelosia può aumentare il tempo speso su Facebook a ricercare informazione rilevanti, innescando un forte circolo vizioso.
Si distinguono tre caratteristiche dei social network che possono avere una profonda influenza sulle relazioni :
- aumentano la quantità di informazioni che gli individui ricevono dal partner che rivelano molto sulle loro attività quotidiane (ad esempio vedere se il partner è attivo sul social, vedere i messaggi lasciati sulla propria bacheca o su quella degli amici ecc.).
- offrono una modalità socialmente accettata di controllare il proprio partner, soprattutto per chi mostra gelosia. In questo modo molte persone tendono a verificare le attività del partner, controllando il suo profilo in maniera segreta evitando di mettere in discussione la propria fiducia tramite un atto osservabile (ad esempio controllare la borsa dell’altro per rintracciare delle prove);
- rendono pubblico lo “stato di salute” della propria relazione sentimentale (ad esempio una foto del partner abbracciato con un membro di sesso opposto può essere percepita come una minaccia, anche perché il contenuto viene visualizzato da tutti gli amici e conoscenti: tutti vedono tutto, e possono interpretare tutto).
I social come risorsa: rafforzamento dell'identità della coppia
I social network, oltre a generare dei sentimenti negativi di gelosia e controllo, possono avere anche degli effetti positivi nelle relazioni. Possono rappresentare infatti anche uno strumento che può incrementare la costruzione del senso del “Noi”.
Gli individui che sono più soddisfatti nei loro rapporti sono anche più propensi a pubblicare immagini di se stessi col partner (ad es. nella foto del profilo). La pubblicazione di immagini della coppia su Facebook potrebbe essere una rappresentazione visiva dell’inclusione dell’altro nel sé. In questo modo il partner potrebbe mostrare all’altro un livello più elevato di vicinanza e portare così a una maggiore inclusione del partner nella propria identità.
Su Facebook la consapevolezza della relazione potrebbe essere manifestata attraverso la condivisione di messaggi, di immagini, che mostrano il “Noi” dei partner, rivelando in questo modo una forte identità di coppia.
Possono essere un mezzo per indicare impegno, potenzialmente utile per la stabilità futura, permettendo alle persone di manifestare pubblicamente il proprio affetto verso il partner.
Come imparare a gestire e modulare la gelosia
Alcuni spunti di riflessione possono aiutarci a gestire le nostre reazioni di gelosia verso il partner:
- Il primo passo per gestire la gelosia è la consapevolezza
Per imparare a gestire la gelosia, come per qualsiasi altra emozione, il primo passo è sempre la consapevolezza. Cioè la capacità di osservare il processo emotivo durante il suo svolgimento. Come tutte le emozioni anche la gelosia ha un punto di inizio, un apice ed una discesa, essere consapevoli di questo può aiutarci nella sua modulazione.
- La profezia che si auto-avvera
Più temi che qualcosa accada e più prepari il terreno affinchè quella cosa avvenga realmente. Così se temi di essere tradito inizierai tutti quei comportamenti controllanti che spingeranno il tuo partner verso una reazione di diffidenza nei tuoi confronti, con inevitabili ricadute sul benessere di coppia.
- La gelosia è mancanza di fiducia
La gelosia trasmette inevitabilmente un messaggio di mancanza di fiducia sia verso il tuo partner, che verso verso te stesso. Alimentare la sfiducia verso gli altri, rischia di amplificare anche la sfiducia verso noi stessi, riversandosi anche in altri aspetti della nostra vita.
- L'importanza di contestualizzare
Se notate qualche atteggiamento strano del partner sui social che non vi piace o vi mette a disagio, il primo passo per evitare di sprofondare nell’ansia e nelle congetture, è quello di parlare serenamente con il proprio partner mettendolo al corrente di ciò che state provando.
Ovvero, vediamo un “mi piace” ad una pubblicazione che ci infastidisce e facciamo partire subito gli allarmi senza chiederci o valutare il contesto specifico in cui quella pubblicazione è stata sviluppata o perché è interessante per il nostro partner. Cogliere il significato di un messaggio in una situazione isolata virtuale davanti a uno schermo non è così facile come in una comunicazione in persona, o faccia a faccia. Possiamo non capire le sfumature, il contesto o gli antecedenti correndo il rischio di creare tanto rumore per nulla.
Quando la gelosia diventa patologica
Come abbiamo visto la gelosia è un sentimento che ha molte sfaccettature e può giungere in alcuni casi a forme invalidanti. Per affrontare i disagi relazionali che possono derivarne, è necessario un approccio individualizzato che passi per il riconoscere le origini del proprio sentimento, che lo congiunga alla paura dell’abbandono e/o alla dipendenza affettiva e che aiuti a sviluppare una migliore capacità di gestione delle proprie emozioni attraverso un percorso di consapevolezza.
La gelosia patologica può creare una “relazione tossica”, dove il geloso patologico non concede spazio al suo partner, è invadente e irrompe in ogni sfera della sua vita. Come in altri casi che portano malessere e tossicità, il primo passo per poter stare meglio è sempre quello di riconoscere di avere un problema e chiedere aiuto.
Il Consultorio Antera Onlus, nelle sedi di Roma, Monterotondo e Fiumicino offre la possibilità di incontrare psicologi e psicoterapeuti esperti nelle difficoltà legate alle dinamiche di gelosia, accogliendo e accompagnando gli individui e le coppie all'interno di percorsi specifici.