Mercoledì, 26 Marzo 2025 08:27

“Terapia Sospesa” una risposta concreta al supporto psicologico

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A chi risponde?

Il disagio psicologico è un’emergenza in crescita si stima che in Italia oltre 16 milioni di persone soffrano di problemi psichici di media e grave entità. Le problematiche più diffuse sono l’ansia e la depressione e le categorie più colpite risultano le donne e soprattutto le giovani generazioni (ANSA, 2024).

Le cause principali che minacciano il benessere psicologico sembrano essere principalmente legate a fattori esterni, tra questi lo stress da lavoro o da disoccupazione, incertezza economica, povertà, pressione sociale e scolastica, violenza fisica e verbale, mancanza di sostegno familiare.

Ad alimentare il disagio, soprattutto tra i giovani della generazione Z, contribuiscono sostanzialmente le difficoltà relazionali (isolamento, difficoltà a relazionarsi con gli altri, rifiuto tra pari, bullismo, ecc.), la preoccupazione per un mondo che sta cambiando in peggio (crisi climatica, guerre, emergenza sanitaria) e la dipendenza dai social.

Inoltre, tra le altre cause che incidono sulla salute psichica degli italiani c’è anche la scarsa possibilità di accesso ai servizi di tipo psicologico e psichiatrico. Permangono gravi disparità tra necessità di cure e disponibilità effettiva dei servizi del sistema sanitario territoriale, con un numero insufficiente di psicologi e risorse dedicate al settore.

Liste d'attesa lunghissime impediscono a molti di accedere a cure in tempi brevi, le persone sofferenti o le loro famiglie sono indotte a rivolgersi a strutture private, ma situazioni economiche difficili spesso non consentono di potersi curare adeguatamente. In Italia si stimano 5 milioni le persone che hanno bisogno di un aiuto e che non possono ottenerlo per motivazioni economiche (CNOP 2024).

Quale risposta si può dare?

Tutti coloro che ne hanno bisogno dovrebbero avere il diritto all’assistenza psicologica.

E’ in questa realtà di carenza di servizi che molte Associazioni o singoli professionisti hanno deciso di offrire supporto psicologico a prezzi calmierati con l’intento di coprire una fascia più ampia di richieste, ma questo non è sufficiente, il costo di un percorso terapeutico per alcune persone non è comunque sostenibile dunque, spesso rinunciano a chiedere un supporto, mantenendo inascoltato il loro stesso malessere.

Per provare a rispondere a quella fascia di persone che versano in situazioni di fragilità economica e psicologica e non abbiano accesso a servizi di salute mentale, alcune associazioni hanno iniziato delle campagne di raccolta fondi (crowdfunding) coinvolgendo donatori che attraverso piccoli contributi diventano sostenitori di un progetto. Uno di questi progetti riguarda la Terapia Sospesa”, che ha l’obiettivo di raccogliere dei fondi da disporre per offrire il numero più rilevante possibile di servizi psicologici (psicoterapie, terapia di gruppo, terapie familiari, ecc.) in forma gratuita o semi gratuita a quelle persone che pur avendone bisogno, non avrebbero avuto mezzi per sostenerla.

Questa tipo di raccolta fondi per la “Terapia Sospesa” si ispira alla tradizione partenopea del “caffè sospeso”. Questa tradizione sembra risalire al periodo della seconda guerra mondiale, in quei tempi difficili la gente esprimeva la propria solidarietà lasciando un caffè sospeso pagato in anticipo, un gesto anonimo di generosità e gratuità verso qualcuno che non poteva permetterselo.  Dal 2011 la Giornata del caffè sospeso è stata programmata in concomitanza con la Giornata dei diritti umani. Questo simbolo di solidarietà popolare e sociale è stato dunque un modello per iniziative solidali anche nell’ambito del disagio mentale come appunto la “Terapia Sospesa”.

Perché è importante la “terapia sospesa” per la nostra Associazione?

“La solidarietà è mettersi nei panni altrui, è dare prima che ti venga chiesto.”

(VANESSA MONTFORT)

L’Associazione Antera è particolarmente sensibile alle situazioni di chi, vivendo un disagio economico, non può accedere alla terapia o non riesce a darle continuità.

Per cercare di dare una risposta alle persone con tali difficoltà afferenti al nostro centro, è stato attivato il progetto di “Terapia Sospesa”. Grazie al fondo recuperato dal 5x1000 e soprattutto alla collaborazione e al generoso contributo dell’Associazione BEA a Colori, Antera nel precedente anno è riuscita a garantire dei percorsi terapeutici individuali e un laboratorio espressivo di gruppo a un certo numero di persone e in particolare a ragazzi tra i 18 e 25 anni che avrebbero avuto difficoltà ad accedere a un percorso terapeutico.

Il benessere psicologico è vitale per tutti, è un elemento cardine dell’esistenza umana ed è per questo fondamentale contribuire come società civile. Per continuare ad offrire supporto a persone con situazioni di svantaggio sociale, la nostra associazione intende proseguire nella ricerca di contributi che possano tradursi in un numero, si auspica sempre maggiore, di “Terapie Sospese” che, come il “caffè sospeso” sono un gesto di “gentilezza” che fa bene a tutti, a chi lo riceve e a chi lo fa!