Avere dei figli può rappresentare per molte coppie la realizzazione e il completamento del proprio progetto familiare, ampliando l'idea del poter costruire insieme. Oggi purtroppo sempre più coppie hanno difficoltà a realizzare il loro desiderio di diventare genitori e questa progettualità rischia di diventare fonte di grande ansia e di controllo, perdendo naturalezza e spontaneità. Se le difficoltà di concepimento permangono oltre gli accertamenti iniziali, molte coppie si trovano di fronte alla dura realtà di iniziare un percorso di procreazione medicalmente assistita, questo tipo di cure, oltre che a livello fisico, possono comportare un notevole peso anche sul piano psicologico.
Affrontare la diagnosi di infertilità
Quando la coppia arriva ad affrontare la scelta di procreazione assistita ha già ricevuto una diagnosi di infertilità, le cause possono essere diverse, di natura sia biologica che psicologica. I fattori di rischio più rilevanti e che più frequentemente si associano alla sterilità sono: l’età sempre più alta della coppia che cerca di avere un bambino; le difficoltà economiche e lavorative che inducono a posporre il più possibile una gravidanza; lo stress, il fumo e le abitudini nocive che possono ostacolare l’arrivo di una gravidanza, le abitudini alimentari e i fattori socio-psicologici.
Dover affrontare la consapevolezza della propria infertilità o di quella del proprio partner porta a scontrarsi con il dolore della mancanza di concepimento e con un vissuto luttuoso per la sensazione di perdita rispetto alla propria capacità riproduttiva, questo può far vacillare la propria autostima e la propria identità. Il senso di vuoto, la bassa autostima, l’angoscia e anche la sfiducia nella propria identità femminile o maschile sono le emozioni che spesso accompagnano i partner nel lungo percorso.
Talvolta, può farsi sentire il senso di colpa e ci si rimprovera di aver rimandato troppo o di aver usato misure contraccettive per troppo tempo o di non essersi sottoposti costantemente alle visite mediche. Anche il rapporto di coppia può iniziare a risentire di questo clima e ciascuno dei due partner può chiudersi nel silenzio e nell’isolamento sentendosi non supportato dall’altro in modo adeguato rispetto alle proprie aspettative; in alcuni casi possono iniziare le recriminazioni verso il partner, in particolare se uno dei due ha rinviato la ricerca di un figlio il più possibile. Talvolta si può oscillare tra la speranza che consolida l'unione e la disperazione che divide e crea conflitto nella coppia.
È importante avere la possibilità di accedere, fin dalle prime fasi, ad un supporto di tipo psicologico, allo scopo di accogliere le aspettative, i timori, le delusioni e la speranza di diventare genitori, per tutto il percorso, rinforzando e consolidando sia le risorse del singolo individuo, che quelle della coppia.
Difficoltà psicologiche lungo il percorso di procreazione assistita
E' di grande importanza poter elaborare vissuti ed emozioni negativi sia individualmente che all'interno della coppia, al fine non solo di raggiungere un maggiore equilibrio psicologico personale, ma anche di favorire una buona riuscita delle cure.
Il periodo di attesa dell’esito della procreazione assistita si carica di ansie e preoccupazioni e spesso si ricercano continue rassicurazioni dal medico ed evidenze fisiche del fatto che tutto proceda bene. Il vissuto psicologico post-impianto con le continue domande su come comportarsi, sul dover fare una cosa piuttosto che un’altra, carica la coppia e in particolare la donna, di continue ansie e senso di responsabilità, portando spesso a convogliare tutta l’attenzione su questo e relegando gli altri aspetti della vita in una condizione di stop momentaneo.
Se l’esito è positivo, la gioia iniziale per l'inizio della gravidanza può accompagnarsi comunque spesso a tensioni, nel timore che da un momento all’altro la speranza possa spegnersi e permane una forte necessità di sentirsi rassicurati.
Qualora l’esito sia negativo, il dolore si fa più forte, ricompaiono il senso di fallimento personale, il vuoto interiore, la frustrazione, la rabbia. Un approccio multidisciplinare che possa accogliere e accompagnare la coppia, sia dal punto di vista medico che psicologico, diventa una risorsa fondamentale per sostenere i partners nell’affrontare le difficoltà, le fatiche, le tensioni e le delusioni, affrontando e gestendo un’altalena di emozioni ambivalenti.
Sentirsi accolti e compresi nelle emozioni che si stanno provando diventa importantissimo per sostenere il peso di ciò che si sta vivendo e procedere lungo il percorso di realizzazione del proprio progetto.
Un sostegno psicologico per affrontare la fecondazione assistita
Il Consultorio Antera Onlus, nelle sedi di Roma, Monterotondo e Fiumicino, offre la possibilità di incontrare psicoterapeuti esperti che possono offrire sostegno nelle difficoltà legate al diventare genitori, accogliendo e accompagnando gli individui sia in all'interno di percorsi con le coppie, che individuali.
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