Da sempre l’uomo ha cercato di esercitare la sua capacità di controllo sul mondo e su se stesso, come strategia di adattamento e sopravvivenza.
Come affermava Erodoto: “Di tutte le miserie umane la più amara è questa: conoscere così poco e non avere controllo su niente”. Oggi posiamo riscontrare come la maggior parte delle persone apprezza i vantaggi di una routine prevedibile e di far andare le cose secondo i piani.
Ma alcuni di noi si sentono molto stressati, seccati o arrabbiati quando la vita prende una piega inaspettata, sia che si tratti di un incidente per strada andando al lavoro o di qualcosa di minore come i figli che lasciano un gran disordine in salotto.
Quando l'esigenza di controllo diventa fonte di malessere
Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare che una vulnerabilità rispetto all'instaurarsi di dinamiche controllanti:
- Vuoi che le cose siano prevedibili e rispettino una routine
- Ti senti ansioso, stressato e turbato quando le cose non vanno come vuoi o come ti aspetti
- Sei altamente organizzato e ti piacciono gli schemi senza lasciare spazio alla flessibilità
- Vuoi che le cose vengano fatte in una maniera specifica e non riesci a delegare
- Rimani bloccato nel pensiero del “bianco o nero”, del “tutto o niente” senza accogliere le sfumature
- Tendi a procrastinare
- Immagini che accada il peggio se le cose non vanno come desideri o ti aspetti
- Hai standard estremamente elevati per te e per gli altri, tendi ad essere perfezionista
- Puoi essere estremamente esigente e critico
- Dai consigli non richiesti perché pensi di sapere cosa dovrebbero fare gli altri e in che modo
- Fai molta fatica a rilassarti
- Odi il cambiamento e lo temi
Certamente, alcuni di questi tratti e comportamenti possono essere vantaggiosi. Ma se i tuoi controlli sono eccessivi allora questo tipo di comportamento finirà con il generare circuiti di ansia e malessere
Avere tutto sotto controllo: strategia disfunzionale per dominare ansia e paura
Il nostro bisogno di sentirci sotto controllo è guidato dalla paura. Molte persone si sentono spaventate e ansiose quando pensano a tutte le cose che sono fuori dal loro controllo e a tutto ciò che potrebbe andar storto.
Controllo e certezza ci danno un senso di sicurezza. Quindi, è naturale voler controllare le cose (e le persone) con l’idea che se possiamo controllarle, saremo al sicuro e felici o di successo). Cercare di controllare le cose – essere rigidi, esigenti e perfezionisti – diventa il nostro modo di affrontare la paura e l'ansia.
Il problema è che non possiamo controllare la maggior parte delle cose nella vita e cercare di controllarle non necessariamente migliora le nostre esistenze. Come sapete, il controllo può creare una serie di problemi come stress e relazioni interpersonali tese.
Disturbi correlati alle dinamiche controllanti
La ricerca incessante di perfezione aumenta lo stress fisico ed emotivo. Ad esempio, potresti provare i sintomi comuni dello stress come mal di testa o problemi gastrointestinali, dolore al collo o alla schiena, disturbi del sonno, bassa energia, procrastinazione e sensazione di poca motivazione, irritabilità o rabbia, abbassamento del tono dell'umore o preoccupazione costante. Come puoi immaginare, questo tipo di stress ha un impatto sul tuo corpo e mente e rende difficile vivere la tua vita al meglio. Quando controlliamo, anche le nostre relazioni soffrono. Rischiano di essere difficili, prepotenti, critici nei confronti degli altri. Di solito procuriamo distanza emotiva e ferite relazionali.
Come imparare a modulare la nostra sete di controllo
- Allena la consapevolezza: potresti annotare i tuoi comportamenti di controllo e scriverli su un foglio. Questo ti aiuterà ad anticipare situazioni in cui è probabile che il tuo atteggiamento controllante emerga e poter pianificare una risposta alternativa.
- Esplora i tuoi sentimenti: per cambiare i tuoi comportamenti di controllo, dovrai approfondire le cause sottostanti. Inizia chiedendoti: quali paure stanno guidando il mio comportamento di controllo? Quando le emozioni sono forti, possono distorcere i nostri pensieri. Una volta identificato il pensiero distorto basato sulla paura, puoi sfidarlo e sostituirlo con pensieri più calmi e più funzionali. Ad esempio, puoi sfidare un pensiero catastrofico come “Se non partiamo per le sei, la nostra intera vacanza sarà rovinata”, riflettendo su come partire in ritardo potrebbe vanificare alcuni dei tuoi piani, ma non rovinerà necessariamente la tua intera vacanza.
- Accetta ciò che è fuori dal tuo controllo: razionalmente sappiamo tutti che possiamo solo controllare noi stessi e tuttavia continuiamo a cercare di convincere il nostro coniuge e i nostri figli a fare le cose nel modo “giusto” o fare le scelte giuste. Possiamo lavorare sull'accettazione di ciò che è fuori dal nostro controllo e permettere alle cose di essere come sono senza forzarle a cambiare per la nostra volontà. Significa che smettiamo di provare a controllare il risultato degli eventi e permettere alle persone di fare le proprie scelte (anche quando non siamo d’accordo).
- Accogli l’imperfezione in te stesso e negli altri: parte dell’accettazione è riconoscere che nessuno di noi è perfetto, dobbiamo aspettarci e accettare che a volte gli obiettivi non vengono raggiunti, i piani falliscono, le persone ci deludono e si verificano incidenti. Cercare di microgestire persone e situazioni non impedisce che questo genere di cose accada. Invece, spesso tende ad allontanare le persone che ci stanno vicino.
- Non tutti i cambiamenti imprevisti sono negativi: il nostro pensiero catastrofico ci porta a supporre che ogni cambiamento inaspettato sia negativo, ma questo è falso. Essere convocati per un incontro con il tuo capo non significa che tu sia nei guai; potrebbe essere per lodare il tuo lavoro o offrirti una nuova opportunità. E se la ragazza\o appena conosciuta\o annulla i piani per la cena, non significa che la relazione sia condannata; potresti avere un appuntamento ancora migliore la prossima settimana. Cerca di rimanere aperto alla possibilità che un cambiamento inatteso possa essere positivo. Quando si verifica l’imprevisto, puoi comunque controllare la tua risposta e imparare a far fronte ad esso in maniera più efficace.
Sembrerebbe difficile stimolare un qualunque cambiamento là dove si preferirebbe, come affermava Amleto “piuttosto sopportare i mali che abbiamo, che non volare verso altri che non conosciamo”. Eppure il cambiamento è possibile e auspicabile.
Mollare un po’ il controllo comporta si il rischio di confrontarsi con incertezza e paure, ma ci metterebbe in contatto con i nostri desideri e bisogni più autentici e profondi portandoci a condurre una vita più piena e sorprendente.
Il Consultorio Antera Onlus, nelle sedi di Roma, Monterotondo e Fiumicino offre l'opportunità di incontrare psicoterapeuti esperti nelle difficoltà legate all'esigenza di controllo , accogliendo e accompagnando gli individui all'interno del proprio percorso terapeutico.