Consultorio Antera

Consultorio Antera

Il Consultorio Antera Aps, da sempre attivo nella prevenzione della violenza di genere e nel creare spazi di cura e sostegno per donne con dipendenza affettiva e vittime di violenza, organizza l’incontro di presentazione del libro “Anche questa di Marinella è una storia vera”. 
 
L’autore Sergio Carloni, racconta il dramma della violenza sulle donne e la necessità di un impegno collettivo, che imponga di non voltarsi dall’altra parte. Il libro non solo è la testimonianza di una vicenda personale, ma è un appello ad una responsabilità collettiva, quella di riconoscere, nominare e combattere la violenza in ogni sua forma. 
 
L’incontro ha lo scopo di creare uno spazio di condivisione, riflessione e prevenzione sulla DIPENDENZA AFFETTIVA e VIOLENZA di GENERE.
 
L'evento e' GRATUITO.
Per informazioni ed iscrizioni potete contattarci (anche via WhatsApp) al numero 320 8755641 o tramite mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

Nel corso degli ultimi anni abbiamo imparato a considerare la sessualità come un ventaglio di sfumature e preferenze, dalle più diffuse e facili da incasellare come l'eterosessualità, l'attrazione verso persone del sesso opposto, e l'omosessualità, l'attrazione verso persone del proprio sesso, passando per la pansessualità che non fa distinzione di sesso o genere o la demisessualità, l'attrazione sessuale che scatta soltanto in presenza di un’attrazione romantica o di un intenso legame emotivo. 

 

Ma cosa si intende per Poliamore e Simbiosessualità?

Il Poliamore

È una relazione di tipo amoroso dove la consensualità tra i partner permette di avere contemporaneamente più rapporti di tipo affettivo-intimo-erotico e sessuale, in armonia e rispetto reciproco.

A differenza della monogamia, dove ci si impegna a stare con un/una partner alla volta, il poliamore ammette la possibilità di amare e desiderare più di una persona contemporaneamente. 

 

Come funziona il Poliamore? 

Le relazioni poliamorose si fondano su specifici accordi di relazione, per il mantenimento del reciproco rispetto. Questi accordi non sono mai definitivi e possono essere rinegoziati tutte le volte in cui sia richiesto o risulti necessario. 

La comunicazione, insieme al consenso e all’empatia, sono i tre pilastri su cui si fonda questo tipo di relazione, che non si basa sul possesso

 

Esistono diversi tipi di poliamore: 

  • il poliamore può essere aperto. In questo tipo di rapporto, i partner si accordano affinché ognuno possa avere delle relazioni di tipo sessuale fuori dal rapporto di coppia. Rispetto al rapporto principale, ciascuno dei partner è libero di incontrare e frequentare altre persone, attraverso rapporti che possono svilupparsi autonomamente.
  • il poliamore chiuso, che a sua volta si divide in due ulteriori tipologie.
    • La prima variante, è denominata polifedeltà, e richiede che la sessualità sia praticata solo all’interno della relazione.
    • Nella seconda variante si ha un matrimonio di gruppo, che prevede fedeltà sessuale e nel quale possono essere coinvolti sei partner che si occupano, in modo condiviso, della casa, di eventuali figli, delle spese connesse.
  • Ci sono infine i poliamorosi solisti, che non abitano con il partner, o la partner, ma vivono da soli o con altre persone, che possono essere congiunti della famiglia di origine oppure amici, coinquilini.

 

La Simbiosessualità

A fronte di tutte queste distinzioni dove si colloca la Simbiosessualità e come è stata individuata?

La simbiosessualità, si riferisce, all'interesse fisico e sentimentale diretto non a singoli individui, come avviene nella maggior parte dei casi, ma piuttosto dall'energia che si crea tra coppie consolidate. È una nuova forma di amore emersa in un nuovo studio americano condotto dai ricercatori dell'Università di Seattle e pubblicato su Archives of Sexual Behavior.

A differenza del poliamore, in cui tutte le persone coinvolte instaurano relazioni romantiche o sessuali tra loro, la simbiosessualità non è a doppio binario: chi si identifica come simbiosessuale, infatti, può trovare affascinante l’intimità, la complicità e l’armonia di una coppia, senza alcuna preferenza particolare verso uno dei due partner della coppia.  

 

Andare oltre i pregiudizi

Oltre alle definizioni teoriche e degli studi annessi quello che è importante per noi fare è aumentare la consapevolezza su questi fenomeni. L’intento è quello di ridurre i pregiudizi e gli stereotipi associati, promuovendo una migliore comprensione e accettazione delle diverse forme di relazione.

Le ragioni per cui una persona o un gruppo di persone può scegliere di intraprendere relazioni poliamorose o simbiosessuali sono diverse e dipendono dalla personalità, dall’esperienza e dalla concezione di vita di ciascuno. 

Può capitare che vi sia un desiderio di maggiore intimità e connessione emotiva con più di un partner; la volontà di diversificare le esperienze relazionali; una predisposizione naturale a intrattenere relazioni con più di una persona alla volta. Il rifiuto delle norme sociali tradizionali circa le relazioni monogame, e volontà di esprimere autonomia e libertà nel definire la propria vita sentimentale oppure curiosità e sperimentazione di nuove dinamiche relazionali.

Qualunque sia il motivo o la ragione, a nostro avviso è fondamentale tenere a mente tre parole chiave:

 

Consapevolezza, Comunicazione aperta e Rispetto 

La comunicazione aperta con i partner è il primo passo. È fondamentale assicurarsi che tutte le relazioni siano basate sul consenso e sulla volontà di tutti i partner coinvolti. La chiarezza tra le parti è essenziale per evitare incomprensioni e conflitti. È di fondamentale importanza, stabilire e rispettare i limiti personali di tutte le persone coinvolte e per ultimo, ma non ultimo, ricordate il rispetto per le scelte e per i desideri altrui. 

Hikikomori: Non Solo una Parola Giapponese

Immagina un adolescente che, giorno dopo giorno, smette di uscire di casa. Spegne il telefono, abbandona la scuola, si rintana nella sua stanza. Non è ribellione: è Hikikomori, un termine giapponese che significa letteralmente "stare in disparte". Nato negli anni '90 per descrivere giovani che si isolavano completamente, oggi questo fenomeno è un campanello d’allarme globale. A Roma, nel quartiere di Val Melania, il Consultorio Antera incontra sempre più famiglie alle prese con questa realtà complessa.

 

Cos’è Davvero l’Hikikomori? Oltre gli Stereotipi

Spesso confuso con la depressione o la timidezza, l’Hikikomori è un ritiro sociale volontario che supera i 6 mesi. Non è una malattia, ma una risposta estrema a pressioni esterne. Come spiega la psicologa Maria Rossi del Consultorio Antera: "Molti ragazzi ci dicono di sentirsi schiacciati dalle aspettative. L’isolamento diventa l’unico modo per proteggersi". A differenza della semplice introversione, qui c’è un rifiuto totale del mondo: niente amici, niente sport, spesso solo internet come finestra sul mondo.

 

Da Tokyo a Roma: Perché il Fenomeno è Esploso

Se in Giappone lo attribuivano alla cultura del perfezionismo, oggi l’Hikikomori ha radici universali. In Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i casi sono raddoppiati dopo il Covid-19. A Roma, zona ricca di servizi ma anche di competizione scolastica, molti ragazzi raccontano di sentirsi “sbagliati” rispetto agli standard sociali. "Mio figlio ha smesso di uscire dopo essere stato deriso in palestra", racconta una madre durante un colloquio al Consultorio.

 

Chi Sono i Giovani Hikikomori? Storie Dietro le Porte Chiuse

Non esiste un identikit unico, ma alcuni tratti ricorrono:

  • Luca, 17 anni: Ex studente modello, ha iniziato a saltare scuola dopo un brutto voto in matematica. Oggi passa le giornate tra videogiochi e forum online.
  • Sofia, 24 anni: Laureata con lode, non ha mai cercato lavoro. "Ho paura di deludere", sussurra durante la terapia.
Contrariamente ai pregiudizi, spesso sono ragazzi brillanti ma ipersensibili. Come sottolinea il dott. Bianchi, psicoterapeuta del Consultorio: "Non sono pigri: stanno lottando contro un dolore invisibile".

 

Perché Succede? Le Radici di un Malessere Profondo

Le cause sono come tessere di un puzzle:

  • Scuola e Bullismo: Il 68% dei casi al Consultorio nasce da esperienze traumatiche in classe. A Roma, molti ragazzi denunciano pressioni eccessive nei licei della zona.
  • Famiglia Iperprotettiva: "Volevamo solo il meglio per lui", ammette un padre durante un gruppo di supporto. A volte, l’amore si trasforma in una gabbia dorata.
  • Società Digitale: I social media creano mondi paralleli dove è più facile nascondersi. Ma come dice una nostra paziente: "Online nessuno vede che tremo quando parlo".

 

Sintomi: Quando l’Isolamento Diventa Allarme

Non è semplice timidezza. Ecco i segnali da non sottovalutare:

  • Ritmi Circadiani Alterati: Dormono di giorno, vivono di notte. "Mio figlio sembra un vampiro", scherza amaramente una madre.
  • Reazioni Aggressive: Una richiesta innocua come "Esci a fare la spesa" scatena urla. È la paura che parla.
  • Igiene Trascurata: Docce rare, pigiami sempre uguali. Non è pigrizia, ma un grido muto d’aiuto.

 

Conseguenze: Il Prezzo dell’Invisibilità

L’isolamento prolungato crea danni a catena:

  • Analfabetismo Emotivo: Dopo anni in solitudine, riconoscere un’emozione diventa difficile. "Non so più cosa provo", confida un ragazzo durante la terapia.
  • Dipendenza Tecnologica: Il 92% dei nostri pazienti Hikikomori abusa di internet. Non è svago, ma anestesia emotiva.
  • Rischio Suicidario: Il 40% ha pensato al suicidio (dati Ministero della Salute). Per questo a Val Melania dove abbiamo aperto una nostra nuova sede puoi trovare supporto in caso di crisi.

 

Diagnosi: Un Labirinto da Esplorare con Cura

Distinguere l’Hikikomori da altre patologie richiede tempo:

  • Non è Depressione: Qui non c’è tristezza, ma un rifiuto attivo del mondo.
  • Non è Autismo: Non ci sono deficit comunicativi, ma una scelta consapevole.
Serve una valutazione a 360 gradi.

 

Hikikomori in Italia: Numeri che Fanno Riflettere

Secondo l’Osservatorio Nazionale Adolescenza:

  • 1 adolescente su 50 mostra sintomi di ritiro sociale
  • Nel Lazio, il 12% delle scuole superiori segnala casi
  • A Roma, il picco è nei quartieri benestanti come Nuovo Salario
Durante i lockdown, il Consultorio Antera ha registrato un +200% di richieste d’aiuto. "Molti genitori ci dicono: 'È colpa della pandemia'. In realtà, il virus ha solo accelerato processi già in atto".

 

Terapia: Piccoli Passi Verso la Luce

Al Consultorio Antera adottiamo un approccio a fasi:

  1. Primo Contatto: rispettando i tempi del paziente.
  2. Riabilitazione Sociale Soft: Iniziamo con attività a bassa pressione: curare una pianta, scrivere un diario.
  3. Gruppi di Mutuo Aiuto: A Val Melania organizziamo incontri tra ex Hikikomori. "Finalmente non mi sento un alieno", dice Marco, 19 anni.
Come sottolinea il un nostro psicologo: "Non forziamo mai. È come sciogliere il ghiaccio con il calore delle relazioni autentiche".

 

Non Sei Solo: Il Consultorio Antera è Qui per Te

Se riconosci i segnali dell’Hikikomori in un familiare, agisci ora:

  • Colloquio Gratuito: Presso la nostra sede di Via Giacomo Coppola di Musitani, 34 (Roma Val Melania) o online
  • Workshop Mensili: "Genitori oltre la paura" – Impara strategie pratiche
  • Supporto Scuole: Interventi negli istituti del Municipio Roma III per prevenire il ritiro
Chiama il 320 8755641 o scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ogni storia merita di riprendere il volo. ?

 

I Servizi del Consultorio Antera: Percorsi Personalizzati per Ogni Esigenza

Il Consultorio Antera – Centro di Prevenzione e Aiuto Psicologico, ha tra le altre una sua sede a Roma Val Melaina, zona Nuovo Salario ed offre una gamma completa di servizi psicologici e psicoterapeutici progettati per rispondere alle diverse necessità della comunità locale.

Ecco come ogni servizio può diventare una risorsa fondamentale per chi attraversa momenti di difficoltà:

Terapia di Coppia e Familiare

Ideale per coppie in crisi o famiglie che vivono conflitti comunicativi, può aiutare a facilitare il dialogo, migliora la comprensione reciproca e a ricostruire dinamiche relazionali sane, con il supporto di professionisti formati in terapie sistemiche.

 

Coaching Psicoalimentare

Un percorso integrato con psicoterapeuti e dietisti per chi combatte disturbi alimentari o desidera migliorare il rapporto con cibo e corpo. Combina supporto psicologico e pianificazione nutrizionale, affrontando sia le cause emotive che quelle fisiche.

 

Prima Accoglienza Telefonica

Un servizio dedicato a chi ha bisogno di un primo contatto immediato. Chiamando il 320.87.55.641 (anche via WhatsApp), è possibile ricevere un orientamento iniziale senza, utile per chi è incerto su come iniziare un percorso.

 

Quando Rivolgersi al Consultorio Antera? Situazioni Comuni e Soluzioni

Il Consultorio Antera, con sede a Roma Val Melaina (via Giacomo Coppola di Musitani, 34), rappresenta un punto di riferimento per chi vive:

Crisi Personali o Transizioni di Vita

Licenziamenti, lutti, separazioni: momenti che possono generare smarrimento. I professionisti del centro aiutano a elaborare il cambiamento, trasformando le difficoltà in opportunità di crescita.

 

Difficoltà Relazionali

Conflitti in famiglia, incomprensioni nella coppia o isolamento sociale. La terapia di gruppo o familiare offre strumenti per migliorare la comunicazione e ritrovare armonia.

 

Ansia e Stress Lavorativo

In un’epoca dominata dalla performance, il perfezionismo e l’ansia da prestazione possono logorare. Il Consultorio propone strategie per gestire la pressione e ritrovare autostima.

 

Supporto a Adolescenti e Anziani

Adolescenti alle prese con identità o bullismo, anziani che affrontano solitudine o declino fisico. Servizi mirati, come laboratori esperienziali o terapie individuali, sostengono queste fasi delicate.

 

Perché Scegliere il Consultorio Antera a Roma Val Melaina?

  • Località Accessibile: La sede di Nuovo Salario è strategica per chi risiede nel quadrante nord di Roma, con collegamenti tramite la metro B1 e la pista ciclabile Ugo della Seta.
  • Costi Contenuti: Grazie alla politica di sostenibilità, i prezzi sono accessibili.
  • Professionalità e Etica: Dal 2002, un’équipe multidisciplinare garantisce interventi qualificati, nel rispetto della deontologia professionale e della privacy.

 

Contattaci Oggi Stesso

Se cerchi un psicologo a Roma Val Melaina o un centro di prevenzione psicologica nel Nuovo Salario, il Consultorio Antera è qui per te.

Visita il nostro sito www.consultorioantera.it o chiama il 320.87.55.641 per iniziare il tuo percorso verso il benessere.

Il Consultorio Antera: Fioriamo Insieme, a Roma.

Attualmente, nella società in cui viviamo, ognuno di noi sembra essere costantemente spronato a migliorare le proprie prestazioni, per ottenere risultati sempre migliori. Il perfezionismo sembra essere dominante in ambito lavorativo, nello studio, ma anche nelle relazioni sociali e nella cura del proprio aspetto fisico. Oltretutto con l’inizio del nuovo anno sembrano comparire in ogni dove liste di obiettivi e buoni propositi, rincorrendo un'immagine ideale di noi stessi continuamente da perfezionare.

Stabilire delle mete da perseguire può aiutare ad organizzare il nostro tempo, può motivarci ed essere un buon motore.  Ma è ancora più importante formulare delle aspettative realistiche, piuttosto che intrappolarci dentro continue frustrazioni, che celano spesso meccanismi autosabotanti.

 

Perfezionismo: tendenza potenzialmente sana, quasi sempre malsana

il perfezionismo può definirsi “sano”, quando spinge verso il raggiungimento della miglior qualità possibile, una forma di perfezione relativa, e “malsano” quando punta all'esclusione di qualsiasi difetto, mirando ad una perfezione assoluta, irrealisticamente senza macchia.

 

Quali tipologie di di perfezionismo?

  • Autodiretto: quando troviamo l’autoimposizione di standard eccessivamente severi,  associati all’incapacità di accettare i propri errori.
  • Eterodiretto: quando si assiste alla richiesta di totale adeguamento degli altri ai propri standard di comportamento, ad esempio la necessità imposta ai figli da alcuni genitori di dover aderire ai propri canoni. In queste persone, sono frequenti vissuti di intensa rabbia, aggressività e conseguenti difficoltà relazionali.
  • Socialmente imposto: quando la persona ritiene, a torto, che gli altri possano avere aspettative esageratamente elevate nei suoi confronti. Soddisfare tali aspettative, sembra essere l’unico modo per ottenere l'approvazione di chi si ha intorno, con continua ricerca di conferme e rassicurazioni.

 

Perfezionismo e sport

Spesso gli atleti hanno atteggiamenti perfezionisti con complesse ripercussioni, a maggior ragione se si tratta di adolescenti e giovani adulti. Per quanto il perfezionismo sia una fonte preziosa di motivazione e uno strumento che sostiene il duro e minuzioso lavoro dietro a ogni gesto tecnico, può anche provocare rimuginii, critiche e ansia che rischiano di divenire sabotanti.

A volte una piccola imperfezione può gettare nello sconforto, nel giudizio, nel timore di deludere le aspettative altrui e le proprie.

Bilanciare il perfezionamento senza cadere nell'eccesso e nell'ossessioneè un compito complesso,  che coinvolge gli adulti di riferimento, supportando adolescenti e giovani nella costruzione della propria identità, “imperfezioni” comprese.

 

Perfezionismo e disturbi psicologici

E’ ovvio che quanto più le convinzioni della persona sono rigide, granitiche  e impossibili da mettere in discussione, tanto più è alta la probabilità che possano svilupparsi problematiche psicologiche.

 

Perfezionismo connesso con disturbi d’ansia, depressivi e alimentari

Il tratto perfezionistico lo ritroviamo spesso dietro a diversi disturbi psicologici (disturbi d’ansia, depressivi e alimentari). Gli standard elevati, le aspettative irrealistiche, la paura di sbagliare, la paura del giudizio, la sovrastima delle aspettative altrui e la sfiducia nelle proprie capacità possono creare una vulnerabilità di base che predispone a diverse forme psicopatologiche e purtroppo queste patologie alimentano circoli viziosi che tendono ad amplificare il perfezionismo.

 

Perfezionismo e disturbo ossessivo-compulsivo di personalità

Il disturbo ossessivo compulsivo di personalità infatti è caratterizzato da elevati standard di prestazione che creano disagio e compromissione del funzionamento sociale e lavorativo. L’attenzione per i dettagli, il controllo ossessivo per gli errori, l’autocritica verso se stessi fanno della personalità ossessivo-compulsiva il perfezionista per eccellenza. Il perfezionismo nella personalità ossessivo-compulsiva è la strategia utilizzata per proteggere l’autostima, l’insicurezza di un sé che non crede nelle proprie capacità.

 

Perfezionismo e disturbo narcisistico di personalità

Il perfezionismo si ritrova anche nel disturbo narcisistico di personalità. Nel narcisista il perfezionismo è utilizzato al fine di mostrarsi agli altri come grandiosi e invulnerabili, belli, perfetti, fascinosi, potenti e di successo, ottenendo ammirazione. L’autostima del narcisista si alimenta del riconoscimento altrui, celando un grande timore del giudizio degli altri e  spesso le possibili critiche sono vissute come ferite “narcisistiche” insopportabili.

 

Come provare a modulare le tendenze perfezionistiche:

  • Non focalizzarsi troppo sul risultato, ma sul processo che è necessario intraprendere per svolgere un'attività;
  • Stabilire degli obiettivi realistici e potenzialmente raggiungibili;
  • Accettare il fatto che potrà capitare di sbagliare: fa necessariamente parte del processo di crescita;
  • Provare a capire cosa ci spaventa, perchè temiamo tanto l'errore in quella determinata situazione;
  • Ricordarsi che non è possibile mantenere lo stesso standard elevato per qualsiasi attività in cui ci sperimentiamo: è praticamente impossibile raggiungere l'eccellenza in ogni cosa;

 

Quando diviene necessario chiedere aiuto, rivolgendosi ad un professionista

A volte il disagio scaturito dal perfezionismo impedisce alla persona di godere delle proprie passioni, di studiare o lavorare, di interagire serenamente con la rete sociale. Se la tendenza al perfezionismo diventa patologica possono svilupparsi difficoltà psicologiche che arrivano a minare la qualità della nostra vita, con sintomi quali perdita della motivazione, ansia, stati depressivi, ossessioni, fobia sociale, estremo terrore del giudizio e pensieri autosvalutanti.

Quando il peso emotivo di tutto ciò diventa eccessivo e vani i tentativi di modulare tali sintomi,  può essere necessario chiedere un aiuto professionale.

L'equipe del Consultorio Antera, nelle sue sedi di Roma (Colli Albani e Nuovo Salario), Monterotondo e Fiumicino, mette a disposizione le sue competenze nell'accogliere e ed affrontare problematiche legate al perfezionismo patologico.

Pagina 1 di 41