Attualmente, nella società in cui viviamo, ognuno di noi sembra essere costantemente spronato a migliorare le proprie prestazioni, per ottenere risultati sempre migliori. Il perfezionismo sembra essere dominante in ambito lavorativo, nello studio, ma anche nelle relazioni sociali e nella cura del proprio aspetto fisico. Oltretutto con l’inizio del nuovo anno sembrano comparire in ogni dove liste di obiettivi e buoni propositi, rincorrendo un'immagine ideale di noi stessi continuamente da perfezionare.
Stabilire delle mete da perseguire può aiutare ad organizzare il nostro tempo, può motivarci ed essere un buon motore. Ma è ancora più importante formulare delle aspettative realistiche, piuttosto che intrappolarci dentro continue frustrazioni, che celano spesso meccanismi autosabotanti.
Perfezionismo: tendenza potenzialmente sana, quasi sempre malsana
il perfezionismo può definirsi “sano”, quando spinge verso il raggiungimento della miglior qualità possibile, una forma di perfezione relativa, e “malsano” quando punta all'esclusione di qualsiasi difetto, mirando ad una perfezione assoluta, irrealisticamente senza macchia.
Quali tipologie di di perfezionismo?
- Autodiretto: quando troviamo l’autoimposizione di standard eccessivamente severi, associati all’incapacità di accettare i propri errori.
- Eterodiretto: quando si assiste alla richiesta di totale adeguamento degli altri ai propri standard di comportamento, ad esempio la necessità imposta ai figli da alcuni genitori di dover aderire ai propri canoni. In queste persone, sono frequenti vissuti di intensa rabbia, aggressività e conseguenti difficoltà relazionali.
- Socialmente imposto: quando la persona ritiene, a torto, che gli altri possano avere aspettative esageratamente elevate nei suoi confronti. Soddisfare tali aspettative, sembra essere l’unico modo per ottenere l'approvazione di chi si ha intorno, con continua ricerca di conferme e rassicurazioni.
Perfezionismo e sport
Spesso gli atleti hanno atteggiamenti perfezionisti con complesse ripercussioni, a maggior ragione se si tratta di adolescenti e giovani adulti. Per quanto il perfezionismo sia una fonte preziosa di motivazione e uno strumento che sostiene il duro e minuzioso lavoro dietro a ogni gesto tecnico, può anche provocare rimuginii, critiche e ansia che rischiano di divenire sabotanti.
A volte una piccola imperfezione può gettare nello sconforto, nel giudizio, nel timore di deludere le aspettative altrui e le proprie.
Bilanciare il perfezionamento senza cadere nell'eccesso e nell'ossessioneè un compito complesso, che coinvolge gli adulti di riferimento, supportando adolescenti e giovani nella costruzione della propria identità, “imperfezioni” comprese.
Perfezionismo e disturbi psicologici
E’ ovvio che quanto più le convinzioni della persona sono rigide, granitiche e impossibili da mettere in discussione, tanto più è alta la probabilità che possano svilupparsi problematiche psicologiche.
Perfezionismo connesso con disturbi d’ansia, depressivi e alimentari
Il tratto perfezionistico lo ritroviamo spesso dietro a diversi disturbi psicologici (disturbi d’ansia, depressivi e alimentari). Gli standard elevati, le aspettative irrealistiche, la paura di sbagliare, la paura del giudizio, la sovrastima delle aspettative altrui e la sfiducia nelle proprie capacità possono creare una vulnerabilità di base che predispone a diverse forme psicopatologiche e purtroppo queste patologie alimentano circoli viziosi che tendono ad amplificare il perfezionismo.
Perfezionismo e disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
Il disturbo ossessivo compulsivo di personalità infatti è caratterizzato da elevati standard di prestazione che creano disagio e compromissione del funzionamento sociale e lavorativo. L’attenzione per i dettagli, il controllo ossessivo per gli errori, l’autocritica verso se stessi fanno della personalità ossessivo-compulsiva il perfezionista per eccellenza. Il perfezionismo nella personalità ossessivo-compulsiva è la strategia utilizzata per proteggere l’autostima, l’insicurezza di un sé che non crede nelle proprie capacità.
Perfezionismo e disturbo narcisistico di personalità
Il perfezionismo si ritrova anche nel disturbo narcisistico di personalità. Nel narcisista il perfezionismo è utilizzato al fine di mostrarsi agli altri come grandiosi e invulnerabili, belli, perfetti, fascinosi, potenti e di successo, ottenendo ammirazione. L’autostima del narcisista si alimenta del riconoscimento altrui, celando un grande timore del giudizio degli altri e spesso le possibili critiche sono vissute come ferite “narcisistiche” insopportabili.
Come provare a modulare le tendenze perfezionistiche:
- Non focalizzarsi troppo sul risultato, ma sul processo che è necessario intraprendere per svolgere un'attività;
- Stabilire degli obiettivi realistici e potenzialmente raggiungibili;
- Accettare il fatto che potrà capitare di sbagliare: fa necessariamente parte del processo di crescita;
- Provare a capire cosa ci spaventa, perchè temiamo tanto l'errore in quella determinata situazione;
- Ricordarsi che non è possibile mantenere lo stesso standard elevato per qualsiasi attività in cui ci sperimentiamo: è praticamente impossibile raggiungere l'eccellenza in ogni cosa;
Quando diviene necessario chiedere aiuto, rivolgendosi ad un professionista
A volte il disagio scaturito dal perfezionismo impedisce alla persona di godere delle proprie passioni, di studiare o lavorare, di interagire serenamente con la rete sociale. Se la tendenza al perfezionismo diventa patologica possono svilupparsi difficoltà psicologiche che arrivano a minare la qualità della nostra vita, con sintomi quali perdita della motivazione, ansia, stati depressivi, ossessioni, fobia sociale, estremo terrore del giudizio e pensieri autosvalutanti.
Quando il peso emotivo di tutto ciò diventa eccessivo e vani i tentativi di modulare tali sintomi, può essere necessario chiedere un aiuto professionale.
L'equipe del Consultorio Antera, nelle sue sedi di Roma (Colli Albani e Nuovo Salario), Monterotondo e Fiumicino, mette a disposizione le sue competenze nell'accogliere e ed affrontare problematiche legate al perfezionismo patologico.