Consultorio Antera

Consultorio Antera

A Febbraio 2022 nel Decreto Milleproroghe è stato inserito per la prima volta nella storia italiana,  il Bonus Psicologico 2022.

L’emendamento che deve ancora concludere l’iter legislativo ed essere approvato dalle Camere, prevede lo stanziamento di 20 milioni per la salute mentale, di cui 10 milioni andranno ai Servizi Pubblici Sanitari e 10 Milioni andranno per il vero e proprio Bonus Psicologico.

Il Bonus Psicologico è un contributo economico riconosciuto ai cittadini per pagare un percorso di cura psicologica, presso specialisti iscritti all’Albo Professionale.

 

Contesto di malessere attuale

Il contesto in cui prende vita questo Bonus è una chiara esplicitazione di malessere, acuita anche dalla pandemia, presente in molti studi scientifici che rivelano l’aumentare di vari disturbi psichici (aumento di casi di suicidio, di forme d’ansia e di stati depressivi...).

Già nella finanziaria 2022 c'è stata una forte discussione per inserire agevolazioni sull’argomento, ma poi si è concluso con un nulla di fatto. Il malcontento sociale ha continuato ad esprimersi, e grazie  ad una petizione popolare che in brevissimo tempo ha raccolto moltissime firme (oltre 400,000), il governo ha recepito l’importanza della salute mentale .

 

Come richiedere il bonus per lo psicologo: ipotesi attuali

Per poterlo richiedere, l'ipotesi più accreditata, parla di un ISEE sotto i 50.000 euro. L’importo erogato dipenderà appunto dalle fasce ISEE di appartenenza. L’importo massimo che si può ottenere sembra essere di € 600.

Si tratta purtroppo di una somma abbastanza esigua per affrontare un malessere che coinvolge milioni di italiani. Molti lo stanno aspettando per iniziare un percorso di cura, altri invece sperano di ottenere un sollievo economico da un percorso già iniziato, la cosa certa è che ci sarà un aumento di richieste di interventi psicologici.

 

Come utilizzare il bonus psicologo: uno scenario possibile all'interno del Consultorio Antera Onlus

Facciamo qualche conto per capire meglio come si tradurrà questo sostegno, partendo dal funzionamento del nostro centro. Considerando che presso il Consultorio Antera il primo colloquio è gratuito e facendo qualche calcolo, in base alle nostre tariffe, chi riuscirà ad usufruire dell’importo massimo del Bonus potrà fare 14 incontri con professionisti specializzati, psicoterapeuti, in una delle nostre tre sedi, di Roma (Colli Albani), Monterotondo e Fiumicino.

 

Il Consultorio Antera Onlus nasce e si caratterizza da sempre per rendere effettivo il diritto alla cura, con un impegno costante a mantenere le tariffe il più possibile accessibili a tutti.

Il Bonus andrà a rafforzare in maniera sinergica questa nostra mission e ciò non può che riempirci di orgoglio e speranza.

 

Appena avremo nuove notizie e informazioni pratiche su come presentare la domanda sarà nostra cura aggiornarvi tramite il nostro sito www.consultorioantera.it  e la pagina facebook https://www.facebook.com/consultorioantera/

 

 

Riposati ogni tanto,

un campo che riposa

 dà un raccolto

    abbondante (Ovidio)

 

Siamo abituati a costruirci una prigione di appuntamenti e di doveri. Il lavoro determina la struttura della giornata, della settimana e dell’anno, ma quando ci capita di avere tempo libero a disposizione non sappiamo cosa fare, e cosa voglia dire riposare.

I nostri antenati erano cacciatori, uomini e donne con l'istinto primario della sopravvivenza in condizioni climatiche, igieniche e culturali molto precarie. Il corpo umano, allora come oggi, è progettato per muoversi, spostarsi e sopravvivere ad ogni costo. Il nostro sistema nervoso autonomo, infatti, a nostra insaputa, esercita una continua azione di controllo sul nostro organismo per consentirci di raggiungere i nostri obiettivi, con il minor dispendio di energie e nel miglior stato di comfort possibile.

Sembrerebbe quindi, che non siamo progettati per la sedentarietà, ma per il movimento, ma è qui l’errore, ed è sempre qui, che è necessaria una piccola precisazione. Poiché come in tutte le cose gli eccessi creano sempre danno, è necessario trovare un equilibrio fra l'attività motoria, intellettuale e il RIPOSO! L’orologio e la sua pianificazione hanno riempito le nostre giornate, e quando tutto diventa troppo allora il nostro corpo e il nostro spirito non collaborano più e insorge la sindrome del burn out oppure la hurry sickness, la malattia dell’essere sempre di corsa.

 

Rischi legati al mancato riposo

Sono molti i disturbi provocati al nostro organismo dallo stress quando non è gestito: emicranie, alterazioni metaboliche e del sonno/veglia, affaticamento cronico, dolori muscolo/articolari, ipertensione, disturbi gastro-esofagei, eccessi di rabbia o depressione, impulso a nutrirsi in modo disordinato ed eccessivo, problemi alla vista, insomma diciamo che non riuscire a "gestire" lo stress comporta un elevato rischio per la nostra salute e il nostro benessere.

 

Quali sono i modi creativi di riposare?

Attenzione, quando parliamo di riposo non ci riferiamo solo al numero di ore dormite per notte, ma anche alle pause che ci concediamo nel corso della giornata e, più in generale, al giusto atteggiamento mentale per riuscire a “staccare”, rilassando la mente e il corpo.

Il riposo consente all'organismo di recuperare le forze e di rilassarsi, ma è un'attività che non prevede necessariamente l'atto del dormire.

1) Meditare

Mentre per alcuni la pratica della meditazione consiste nell’esplorare la propria spiritualità, per altri la meditazione aiuta semplicemente a rilassarsi, aiutandoli a migliorare il proprio stato di calma e tranquillità, mentre consente di ridurre lo stress e trovare un maggiore senso di felicità.

Addestrando la nostra attenzione, la meditazione può riportare la mente al momento presente, permettendoci di svincolarci dai pensieri confusi e diventare più presenti, più equilibrati e più chiari. Quando mediti, non stai cercando di spegnere i tuoi pensieri o sentimenti. Invece, stai imparando ad osservarli senza giudicare, per poterli comprendere meglio nel tempo. Potremmo paragonare la meditazione ad un muscolo che non hai mai usato prima, che deve essere usato con attenzione e costanza per funzionare correttamente. Ma vale la pena ricordare che non esiste una meditazione perfetta. La meditazione è qualcosa che si pratica, non qualcosa che si perfeziona.

2) Riposo sensoriale o Digital Detox

Secondo Your Digital Detox, la prima realtà italiana che offre supporto a persone e aziende per ridurre al minimo i comportamenti malsani derivanti da un eccessivo utilizzo dei dispositivi digitali, nell’era dell’informazione il confine tra online e offline sta diventando sempre più labile. Pertanto, il digital detox deve essere visto come un’opportunità per riappropriarsi del proprio tempo e restituirgli il giusto valore. Potremmo ad esempio svolgere un’attività rilassante al mattino prima di iniziare la nostra giornata, oppure leggere un libro o il giornale durante il primo caffè della giornata  prima di immergerci nella giungla digitale. Cambiare le abitudini è difficile ma non impossibile. Per prima cosa, quando è possibile, cerca di separarti fisicamente da tutti i tuoi dispositivi digitali. Iniziare la giornata con il tintinnio di una vecchia sveglia piuttosto che con la suoneria dello smartphone; tenere il telefono lontano dal comodino, così verrà meno la tentazione di controllarlo prima di addormentarsi o al mattino appena svegli; invece, di consumare il pasto vicino al pc, utilizzare il pranzo e la cena come delle occasioni per sedersi faccia a faccia con amici, familiari o colleghi di lavoro e fare due chiacchiere con loro.

3) Riposo creativo

Il riposo può essere creativo. Questo tipo di riposo è particolarmente importante per chiunque debba risolvere problemi o fare brainstorming di nuove idee. Permettersi di apprezzare la bellezza, che sia naturale, di un bosco o del mare, o artistica, come una mostra, la musica o il teatro, risveglia lo stupore e la meraviglia dentro ognuno di noi. Può ispirare creatività anche una camminata, perfino quella per raggiungere l’ufficio da casa. Uno studio della Stanford University, in California, ha concluso che andare a piedi permette al cervello di abbassare le difese super razionali e di lasciare spazio al libero flusso delle idee, stimolando la nascita di prospettive originali del pensiero.

4) Riposo emotivo

L’esaurimento emotivo è uno stato che viene raggiunto in seguito a uno sforzo eccessivo. In questo caso non parliamo solo di eccessi lavorativi, ma di uno smodato farsi carico di conflitti, responsabilità o stimoli di tipo emotivo o cognitivo. Si tratta di un processo che si incuba lentamente, finché la persona non crolla. Questa rottura può immergere il soggetto in uno stato di paralisi, di depressione profonda o di malattia cronica. Si produce un cedimento nella vita del soggetto, perché letteralmente non ce la fa più. Imparare a riposarsi emotivamente significa avere il tempo e lo spazio per esprimere i propri sentimenti e poter rispondere sinceramente alla domanda: «Come stai?». Occorre inoltre lavorare per costruire un atteggiamento diverso nei confronti dei compiti quotidiani. Ogni giorno devono esserci momenti da dedicare agli impegni e altri per riposarsi e realizzare le attività che risultino gratificanti. Bisogna mettere da parte la perfezione o l’ottemperanza. Respirare, riconnetterci con noi stessi e con quello che desideriamo. È fondamentale sviluppare un atteggiamento di comprensione e bontà con noi stessi.

5) Riposo sociale

Dalton-Smith in  “The 7 types of rest that every person needs” definisce riposo sociale la pausa dalle persone che attingono alla nostra energia, perché richiedono qualcosa da noi. Non sono persone negative, anzi notoriamente sono i familiari e i colleghi più stretti. Ecco, con tutto l’affetto che possiamo nutrire nei loro riguardi, ogni tanto bisogna stare un po’ da soli o circondarsi di persone che non hanno bisogno di nulla. Quella che potremmo definire la sottile differenza tra egoismo e amor proprio.

6) Trance naturale

La trance ipnotica è una modificazione dello stato di coscienza spesso caratterizzata da un notevole assorbimento dell’attenzione verso tutte le attività, le sensazioni ed emozioni più profonde del soggetto, con un ripiegamento ad un’autoanalisi e ricerca di significati più o meno inconsapevoli, a tutti quegli eventi che non riescono ad essere risolti con una normale attività consapevole della coscienza. L’esperienza quotidiana della trance ipnotica è in alcuni casi simile al fare qualcosa in modo automatico (ad esempio guidare l’automobile): i comportamenti vengono messi in atto contemporaneamente e non “monitorati” consapevolmente (ad esempio parlare col passeggero e ascoltare l’autoradio mentre si guida fumando una sigaretta).

Quest’esperienza comune a tutti quanti noi, rappresenta un’abilità dell’individuo di alienarsi dal resto del mondo e recuperare energie. In queste occasioni in cui “mettiamo il pilota automatico” possiamo dirigere la nostra attenzione verso il nostro “mondo interno” senza per questo essere costretti ad interrompere le nostre azioni. La trance ipnotica è un fenomeno normale, che viviamo più volte ogni giorno (mediamente una volta ogni 90 minuti circa), e di cui conosciamo le varie sfumature e intensità: ognuno di noi sa cosa vuol dire “essere completamente assorto in una attività”, così come ognuno conosce l’esperienza del “sogno ad occhi aperti” o dell’immaginazione vivida, in cui il “confine” tra la realtà esterna e mondo interno non è nettamente marcato.

La terapia online ovvero la consulenza psicologica online, in altre parole l’e-therapy, non è certo una novità.

Già da tempo la possibilità di fare psicologia online può essere una valida alternativa; per chi ha difficoltà a spostarsi e per chi, per motivi personali, è geograficamente lontano dal proprio terapeuta.

Il progresso della tecnologia e l’aumento del numero di psicologi che la utilizzano nelle loro pratiche, hanno reso inevitabilmente necessario un protocollo di riferimento: l’APA (American Psychological Association) è intervenuta con una serie linee guida a cui fare riferimento.

 

Come funziona la terapia online

La psicoterapia online è una forma di terapia che viene fatta attraverso due dispositivi connessi a internet: da una parte c’è il terapeuta, e dall’altro c’è il paziente.

Solitamente il terapeuta e paziente si vedono e si sentono grazie a una webcam, un microfono e degli altoparlanti o auricolari (spesso tutti integrati nel dispositivo utilizzato– un portatile, un tablet o uno smartphone.

In realtà è molto più semplice di quel che si può pensare, per quanto riguarda la conduzione della seduta stessa le cose sono piuttosto simili agli appuntamenti di persona.

 

Terapia online: pro e contro

Scopriamo i possibili vantaggi della terapia online:

  • distanze annullate: per chi non può spostarsi (se ha una mobilità limitata), per chi è geograficamente in un luogo lontano;
  • ottimizzazione del tempo: il supporto è immediato; inoltre non ci sono tempi morti per gli spostamenti (spesso non si vogliono fare, oggi non sempre si possono fare);
  • continuità terapeutica: la terapia prosegue anche a distanza per tutelare il paziente e non lasciarlo solo con le sue difficoltà;
  • pregiudizio: l’online permette di superare la paura di essere giudicati;
  • giovanile: l’online è il canale che più si avvicina agli adolescenti che hanno bisogno di intraprendere un percorso psicoterapeutico;
  • possibilità di vedere il viso di terapeuta e paziente nella loro totalità: in questo periodo pandemico è necessario per la tutela della nostra salute incontrare in studio le persone indossando la mascherina, questo ovviamente non è necessario nella seduta on line.

Ma della terapia online, si individuano anche alcuni svantaggi:

  • privacy: intesa come difficoltà a trovare uno spazio riservato in cui sentirsi a proprio agio; senza timore che altri ascoltino la seduta:
  • gestione della seduta: non è oggettivamente possibile eseguire online gli eventuali esercizi pratici che si eseguivano in studio e il terapeuta deve riorganizzare le sue sedute.

 

Quando evitare la terapia online

Quando chi richiede aiuto non ha una buona dimestichezza con l'uso dei supporti tecnologici e riferisce di non sentirsi a suo agio, oppure quando non vi sono a casa del paziente le condizioni di privacy necessarie per poter fare la propria seduta senza essere ascoltati da familiari i coinquilini o ancora peggio interrotti. E' altrettanto importante poter disporre di una buona connessione internet, per evitare spiacevolissime interruzioni, soprattutto in passaggi delicati della seduta.

Un altro motivo per non farla può essere nei casi in cui è fortemente necessario che il terapeuta conosca e abbia contatto con le realtà del territorio del paziente. Ad esempio, fare terapia online con un adolescente lontano (posto che ovviamente i genitori devono firmare il consenso informato al trattamento del figlio), può essere un problema se dovesse esserci necessità, a un certo punto, di dover parlare con gli insegnanti.

O, in un altro caso, se la persona ha un disturbo grave, che necessita da parte del terapeuta un contatto diretto con familiari o presidi sanitari, la terapia online può ancora una volta non essere la scelta migliore.

 

Alleanza terapeutica e terapia online

Il concetto di alleanza terapeutica, nasce in ambito psicoanalitico e riguarda la creazione della relazione terapeutica nel qui ed ora. In altre parole, si costituisce anche con quel legame affettivo paziente-terapeuta che si caratterizza di fiducia e rispetto reciproci.

Si fonda principalmente sull'empatia, costrutto che nel tempo si è arricchito e molti studiosi ad oggi sono arrivati a formulare la definizione di empatia digitale. Viene intesa come la capacità di prendersi cura degli altri, di esprimere in modo immediato pensieri, emozioni e sensazioni mediante canali digitali, superando la necessità di avere  specifici indicatori di empatia sociale tipici delle modalità tradizionali di interazione.

Si può essere caldi ed accoglienti anche attraverso uno schermo!

 

Come si svolge il consulto di psicologia online

Le sedute online vengono tipicamente effettuate via Skype o qualora vi siano delle difficoltà tecniche è possibile utilizzare anche strumenti differenti come la videochiamata di Whatsapp. Le sedute durano 50 minuti come quelle effettuate normalmente in studio, il costo è il medesimo.

Prima della seduta viene chiesto di compilare un modulo di consenso informato, spedito online che va stampato, compilato e firmato. Il pagamento può essere compiuto via bonifico o tramite PayPal.

Il primo incontro conoscitivo gratuito viene effettuato attraverso una telefonata di 30 minuti circa, all'interno della quale sarà possibile “scattare” insieme al paziente una prima fotografia della situazione e valutare se sia possibile una presa in carico.

 

La terapia online come efficace modello terapico

In conclusione possiamo affermare come quello che sembrava un debutto per la terapia online, utilizzato soprattutto per superare i vincoli della situazione pandemica,  è oggi un consolidato ed efficace modello terapico.

I terapeuti del Consultorio Antera Onlus sono quindi disponibili ad accogliere e supportare le vostre richieste di aiuto, anche attraverso questo modello di intervento.

Con la pandemia sono aumentati i disturbi psicologici e le dipendenze amplificati dal Covid: ciò può essere visto come una sorta di “pandemia” parallela. Uomini, donne, giovani e meno giovani, sono tantissime le persone che si trovano a fare i conti con situazioni critiche e difficili. La salute mentale è un aspetto importante del benessere di un individuo da sempre ma il periodo pandemico, tra incertezza, tempo fermo e paura ha accentuato la sua rilevanza. Secondo il rapporto OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) pubblicato ad ottobre 2021, la salute mentale della popolazione è peggiorata da quando è iniziata la pandemia. In tutti i paesi in cui ci sono disponibili dati antecedenti a Marzo 2020 si nota che c’è stato un picco di sintomi ansiosi o depressivi.

 

Relazioni patologiche

E’ stato rilevato un aumento di richieste d’aiuto da parte di pazienti imbrigliati in relazioni sentimentali “patologiche”, in cui l’altro della coppia viene vissuto come “unico oggetto d’amore” ed allo stesso tempo come “soggetto persecutore”, tale ne è la dipendenza. Le attuali condizioni di restrizioni, che durano ormai da due anni, hanno soltanto slatentizzato situazioni e legami patologici che, prima, potevano trovare un temporaneo “rifugio” dall’ossessione per l’altro, nella vita reale esterna, quella al fuori dalle proprie abitazioni. Il dover trascorrere la maggior parte del proprio tempo in casa, lavorare a poca distanza l’uno dall’altro, in stanze attigue, rende tale legame da un lato sempre più di vitale importanza e dall’altro lato sempre più odiato perché unico strumento con cui poter combattere la paura della solitudine. 

 

Che cos'è la dipendenza affettiva?

La dipendenza affettiva è una patologia relazionale, nella quale l'amore e ciò che ne deriva a livello emotivo diventa l'oggetto di un desiderio morboso o di un'ossessione. Il disturbo si instaura tra due persone che hanno un rapporto molto intimo e simbiotico: in questa forma di dipendenza, ciò che viene bramosamente ricercato, è una relazione affettiva e tutto ciò che da questo rapporto ne consegue. In chi ne soffre, la dipendenza affettiva determina un'apparente senso di benessere e gratificazione, ma, allo stesso tempo, incrementa il forte bisogno di legame nei confronti del partner da cui dipende, sulla quale investe tutte le proprie energie. Inoltre, il soggetto che presenta questa condizione può presentare:

  • difficoltà nel riconoscere quali possono essere i propri bisogni, mettendo da parte gli obiettivi a fronte di quelli dell'altra persona o della coppia;
  • sensazione di vivere costantemente nell'ansia di poter perdere la persona oggetto della propria dipendenza;
  • bisogno di continue rassicurazioni;
  •  tendenza a fare richieste affettive continue ed esagerate, non sentendosi comunque amato adeguatamente.

Il risvolto del disturbo è l'influenza che questo esercita sulla mente di chi ne soffre: la dipendenza affettiva tende a tramutarsi, infatti, in una relazione affettiva o sentimentale disfunzionale, con il rischio di soffrire e perdere la propria libertà. Chi soffre di dipendenza affettiva ha un forte bisogno di legame nei confronti del partner, sul quale investe tutte le proprie energie.

 

In quali situazioni si può instaurare una dipendenza affettiva?

Questa condizione si sviluppa normalmente nell’ambito della coppia ma può manifestarsi anche verso un genitore o un amico. In ogni caso, si tende a dipendere da personalità dominanti. Inoltre, chi versa in questa condizione, sottovaluta le proprie esigenze e fa richieste affettive continue per sentirsi rassicurato. In più, tende a non sentirsi mai amato in maniera sufficiente ed adeguata. Il bisogno di protezione e la scarsa autostima costituiscono il tema di fondo di questo disturbo.

La dipendenza può affondare le sue radici nell’infanzia, dipendendo da un comportamento iperprotettivo o, all’opposto, eccessivamente disinteressato dei genitori. In alternativa, può scaturire da una relazione precedente, particolarmente traumatica, che ha lasciato un segno indelebile, incidendo sulla personalità.

 

Come è possibile uscire da una relazione di dipendenza affettiva?

Uscire da una relazione tanto compromettente e simbiotica non è un passo facile, ma resta assolutamente auspicabile ed è possibile  farlo se si seguono alcuni importanti passaggi intermedi, che permettono alla persona dipendente di recuperare serenità, stabilità interiore, senso di autoefficacia ed autonomia e soprattutto di sbarazzarsi dalla paura dell’abbandono, che spesso rappresenta, insieme ad una scarsa autostima, la paura di fondo che impedisce di agire comportamenti più sani e rispettosi della propria dignità.

Per affrontare in modo adeguato la dipendenza è importante riconoscere il problema. Il dipendente deve prendere consapevolezza dei propri schemi e del proprio funzionamento che lo conducono alla sofferenza; deve essere motivato al cambiamento per poter migliorare la conoscenza di sé, andare a modulare la paura dell’abbandono, sviluppare la fiducia in se stesso, imparare ad amarsi ed a riscoprire la propria bellezza, diventare autonomo.

Tutti questi passaggi non si potranno compiere velocemente, né in maniera del tutto autonoma. Talvolta, infatti richiederanno lunghi percorsi ed anche l’aiuto di uno specialista.

Il Consultorio Antera Onlus accoglie e offre un aiuto specifico alle persone che vogliono intraprendere un percorso individuale o di gruppo sulla Dipendenza Affettiva, attraverso psicologi e psicoterapeuti esperti nella gestione di tali dinamiche.

 

 

Uno degli obiettivi che il Consultorio Antera Onlus si è dato fin dalla sua nascita è quello di sviluppare ed incrementare, sia a livello individuale che sociale, un buon livello di benessere. Per raggiungere tale scopo lavoriamo, in modo individuale, gruppale e con le realtà esistenti sul territorio.

  rops Abbiamo aderito fin dalla sua nascita al Registro del Rops “Registro delle Organizzazioni di Psicologia Sostenibile”, primo registro istituito e  riconosciuto ufficialmente dall’ordine degli Psicologi del Lazio.

Tale iniziativa coincide perfettamente con la nostra idea di psicologia accessibile e fruibile da tutti. Fin dall’inizio abbiamo cercato di promuovere eventi e attività clinica in modo gratuito o con costi ridotti. Per tale motivo facciamo parte del Comitato Direttivo.

 

 

 

 

artes 

Siamo accreditati all’Artes “Albi Registri del Terzo Settore” della Regione Lazio. Lo scopo è costruire un sistema di qualità del terzo settore, dove l’Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia lavora in rete e svolge in maniera più efficace l’attività di monitoraggio e la programmazione degli interventi di politica sociale sul territorio.

Coerenti con tale modello collaboriamo in ambito clinico per situazioni complesse e articolate che afferiscono nei vari servizi istituzionali pubblici.

Nello specifico siamo riconosciuti e accreditati dal

roma-capitaleMunicipio Roma VI - Servizi Sociali

Municipio Roma VII – Direzione Socio Educativa

Progetto  Gate VII – “Casa di semiautonomia- accoglienza abitativa e percorsi sociali di autonomia per donne in condizione di fragilità ed i loro figli,  in collaborazione con Roma Capitale – Municipio Roma VII

 

comune-fiumicinoComune di Fiumicino

 

 

 

 

asl-rm2ASL Rm2 TSMREE – Servizio Materno Infantile

 

 

 

casa-famiglia Casa Famiglia “La mia Famiglia”. L’Associazione accoglie bambini e ragazzi in difficoltà, allontanati dalle famiglie di appartenenza dal Tribunale per minori, su segnalazione dei Servizi Sociali, accompagnandoli per un breve periodo della loro vita

 

 

 

presenza-sociale-onlusPresenza Sociale Onlus, organizzazione no profit con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, finalizzato alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione dei servizi socio sanitari educativi.

 

 

 

 

 

 

Tirocinio postlaurea per la Facoltà di Psicologia

Una delle finalità del nostro statuto è quella di “promuovere la professionalità dello Psicologo” e  “favorire l’aggiornamento e la formazione continua di quanti operano in campo psicologico”, per questo ci impegniamo per formare al meglio dei futuri psicologi.

Siamo ente approvato e accreditato per il tirocinio post lauream per

sapienzaUniversità “La Sapienza” di Roma

 

 

 

uni-chietiUniversità “Gabriele D’Annunzio”di Chieti e Pescara

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Collaborazione con le università

 

Abbiamo deciso di iniziare una collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma per studiare e trovare insieme modi sempre più efficaci d’intervento sul disagio psichico. Ad essere onesti abbiamo aderito ad un loro invito, ma con estremo interesse e piacere.

Già altre volte abbiamo partecipato a progetti europei in cui lo scopo era di trovare nuovi strumenti clinici per alcune problematiche specifiche.

Secondo noi la collaborazione tra l'equipe di un centro clinico e ricercatori universitari può rappresentare una grande opportunità per migliorare la qualità della cura dei pazienti e per sviluppare soluzioni innovative e alternative, per la comprensione dei meccanismi che inducono un malessere e per lo sviluppo di adeguate cure psicologiche. 

Il Consultorio Antera APS si impegna in un costante aggiornamento, cercando connessioni con realtà esterne e integrandolo nella pratica quotidiana. Inoltre, la partecipazione a progetti di ricerca permette ai nostri professionisti di avere una mente aperta e di essere sempre pronti ad adottare nuovi approcci innovativi.

Il nostro centro clinico è in grado di offrire ai pazienti diverse tipologie di intervento, tra cui l’EMDR, l’ipnosi, la terapia di gruppo, vari approcci di terapia individuale, anche grazie all'interscambio con l'esterno. 

Secondo il principio che la cura migliore è una “cura personalizzata”, bisogna conoscere e saper lavorare con le differenze individuali, con strumenti e tecniche diverse, per cucire su misura il tipo d’intervento che può portare i maggiori benefici.

In sintesi, la collaborazione tra il nostro centro clinico e l’università è un'ottima opportunità per migliorare la qualità della cura dei pazienti e per sviluppare modalità innovative e alternative per gli interventi psicologici. Tale collaborazione ci consente di rimanere sempre aggiornati e di promuovere la vivacità intellettuale e la plasticità dei nostri professionisti.



 

sapienza
E' cura del Consultorio Antera APS collaborare con la ricerca clinica dell'Università Roma La Sapienza, al fine di dare il proprio contributo in termini di aggiornamento  e di innovazione professionale. 
2023: collaborazione con il progetto di ricerca "Emozioni e relazioni".
 
Tale ricerca è volta ad una maggiore comprensione dei meccanismi psicologici e psicopatologici sottostanti il costrutto della DIPENDENZA AFFETTIVA, all'interno del framework teorico della regolazione delle emozioni e della teoria dell'attaccamento.
 
Responsabile raccolta dati: Roberta Gabriella Cavalli 
Responsabile scientifico: Patrizia Velotti
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Per comunicazioni di tipo diverso, non relative ad informazioni sui servizi, utilizzate l'indirizzo e-mail segreteria@consultorioantera.it

Consulenza Tecnica di Parte (CTP) Psicologica, Neuropsichiatrica Infantile, Psichiatrica e Giuridica

Il Consultorio Antera Onlus mette a disposizione dell'utenza anche una rete di professionisti esperti che si occupano di Consulenze Tecniche di Parte in ambito giuridico e peritale. Contattateci per qualsiasi ulteriore informazione.

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Sono risorse che l'Associazione di promozione sociale Consultorio Antera mettere a disposizione in maniera del tutto gratuita per chiunque abbia curiosità e interesse relativi allo specifico tema di volta in volta trattato.

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