Fare terapia di coppia non vuol dire cercare un modo per fare stare insieme le persone che chiedono di intraprendere un percorso, ma cercare di capire se c’è ancora uno spazio in cui trovare un nuovo modo di comunicare, affrontando in modo consapevole il malessere dei due partner e ponendo le basi per un cambiamento. Fare terapia non significa neanche trovare un giudice che possa stabilire “chi ha ragione e chi ha torto”, prendendo una posizione che sancisca “chi si sia comportato meglio”. Il ruolo del terapeuta è quello di creare piuttosto un clima di apertura e condivisione, offrendo la possibilità di aprirsi a nuove possibilità di confronto, al fine di mettere a fuoco in modo non giudicante cosa sia accaduto a noi e all’altro. E’ partendo dalla possibilità di comunicare il disagio che si pongono le premesse per trovare nuove modalità relazionali, lo spazio di psicoterapia facilita innanzitutto la possibilità di uscire dai “binari della recriminazione” verso l’altro, fornendo strumenti che permettano di affrontare i problemi da nuove angolature.
In alcune fasi o particolari momenti di difficoltà è fondamentale per la coppia concedersi di considerare l'ipotesi che, nonostante gli sforzi profusi, da soli non si riesca ad affrontare e superare il malessere che si è venuto a creare Quando i i problemi tendono a trasformarsi in dinamiche ripetitive, che alimentano le incomprensioni e creano una sorta di circolo vizioso, uno sguardo terzo sulla coppia può divenire prezioso: lo spazio di terapia può fornire nuove modalità di lettura che possono aiutarci a scardinare circuiti conflittuali divenuti ormai “faticosi copioni ripetitivi”.
Quando due persone si scelgono creando una coppia, stringono un patto che come un iceberg è costituito da una parte emersa ed esplicita ed una parte sommersa ed implicita. La parte emersa è costituita da richieste aperte e dichiarazioni di accettazione delle richieste dell’altro, da norme esplicite e accordi condivisi e ha una funzione unificante per la coppia. Potremmo sintetizzare questo patto esplicito nella frase “ti scelgo per quello che sei”. La parte sommersa del patto è fatta invece di vincoli inconsapevoli, di richieste implicite che l’altro possa confermarci una specifica immagine di noi e quella che è la nostra idea di coppia, è come dire al partner“ti scelgo per ciò che segretamente vorrei che fossi”. Il lavoro in psicoterapia aiuterà entrambi i partner a lavorare su questa parte sommersa, sulle proprie aspettative e i propri desideri, sui bisogni attuali, andando a costruire gradualmente un nuovo patto maggiormente funzionale.
Il lavoro del terapeuta è incentrato sulla possibilità di riconoscere il significato del malessere che la coppia sperimenta, riuscendo a contestualizzarlo alla luce della fase del ciclo vitale in cui esso si manifesta (ad esempio inizio di una convivenza o del matrimonio, nascita di un figlio, pensionamento etc.), dei pattern comportamentali ridondanti all'interno della relazione, della storia personale dei suoi membri e di quella delle loro famiglie d’origine. Mediante la relazione terapeutica, il terapeuta aiuta i due partner a modificare le regole rigide e ripetitive che mettono in atto, a ritrovare un nuovo equilibrio più funzionale per la coppia, attingendo alle risorse dei due membri e valorizzando le loro potenzialità.
Nella terapia di coppia l’attenzione viene focalizzata sulla relazione e sui cambiamenti che possono essere apportati, allo scopo principale di superare la crisi e recuperare un’intesa per poter vivere la relazione in modo più costruttivo e soddisfacente. Si pone l’obiettivo di:
Tutto ciò consentirà di affrontare con nuovi strumenti le problematiche presentate, aiutando la coppia a ritrovare un nuovo benessere o, in alcuni casi, a riuscire a definirsi nella difficile decisione di separarsi. Una maggiore consapevolezza di sè e del rapporto sarà fondamentale sia per il consolidamento dell'unione, sia per poter affrontare nel migliore dei modi un'eventuale separazione, dopo aver esplorato attentamente questa possibile scelta.
L'efficacia della terapia di coppia si basa innanzitutto sul fatto che entrambi i partners siano sufficientemente motivati nell'intraprendere e proseguire il percorso, mostrando apertura rispetto al lavoro su sé stessi e sulla propria relazione. Portare avanti una psicoterapia con una bassa motivazione o unicamente perché nessuno possa recriminare all'altro che non è stato fatto abbastanza, abbassa notevolmente i suoi livelli di efficacia e la possibilità di raggiungere e consolidare gli obiettivi terapeutici. Poter formulare una richiesta di aiuto nel momento in cui la crisi di coppia non sia giunta ormai ad un punto tale da essere percepita come insanabile è un altro elemento importante, così come concedere al lavoro in psicoterapia un tempo ragionevole perché possa innescare i cambiamenti auspicati. E' fondamentale inoltre che entrambi i membri della coppia possano creare una buona alleanza con il terapeuta, basato sul rispetto reciproco, empatia, accoglienza e flessibilità.
Il Consultorio Antera Onlus, nelle sedi di Roma, Monterotondo e Fiumicino offre la possibilità di incontrare psicoterapeuti esperti nelle difficoltà legate alle dinamiche relazionali, accogliendo e accompagnando gli individui all'interno di percorsi di psicoterapia di coppia.