Al giorno d’oggi si potrebbe avere la percezione di una maggiore libertà per chi appartenga alla comunità omosessuale e transgender ma, in realtà, queste persone devono spesso affrontare ancora moltissimi problemi, legati alla vita di relazione, a quella familiare e anche a quella nella società, una società che non li accetta ancora del tutto.
Disturbi come la depressione, l’ansia e i problemi di autostima riguardano moltissime persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dall’identità di genere, ma chi appartenga al mondo LGBT sarà spesso più esposto a questi problemi.
Proprio partendo da questo presupposto, potrebbe essere una buona idea iniziare a consultare lo psicologo per problemi legati all’omosessualità.
L’AIUTO DELLO PSICOLOGO PER IL MONDO LGBT
Esempi classici nei quali l’aiuto dello psicologo potrebbe essere davvero importante sono costituiti dagli adolescenti.
Quella che è già di per sé un’età difficile, diventa ancora più complessa nel momento in cui il ragazzo o la ragazza dovranno affrontare i genitori, i compagni di scuola e gli amici dichiarando la propria omosessualità.
In tanti casi, quindi, gli adolescenti iniziano a sperimentare la paura del rifiuto, l’isolamento e l’angoscia per il fatto di sentirsi diversi dagli altri.
Anche in età adulta si possono verificare situazioni simili, magari nel rapporto di coppia ormai consolidato, oppure nel mondo del lavoro.
Ecco perché lo psicologo può dare una mano a tutte queste persone, in modo da aiutarle a riacquistare la fiducia in se stessi, ad essere sinceri e a non vivere più nella paura o nell’immotivata vergogna.
GLI STRUMENTI PSICOLOGICI PER IL MONDO LGBT
Lo psicologo potrà iniziare dando alla persona gli strumenti necessari per poter affrontare le situazioni che provochino angoscia, paura e ansia, e potrà anche aiutare nello specifico il paziente a superare quelle che possono essere situazioni familiari e di relazione molto dolorose.
Ad esempio, potrà portare la persona a far accettare la propria individualità alla sua famiglia, agli amici, e anche al partner. Non sono rari, infatti, i casi di persone che riescono ad accettare la propria omosessualità anche dopo molti anni dall’inizio di una relazione eterosessuale, o addirittura di un matrimonio.
Allo stesso modo, potendo parlare con una persona che assicurerà il riserbo e la tutela delle informazioni ricevute, chi appartenga alla comunità LGBT avrà anche la possibilità di affrontare problemi che riguarderanno il sesso e lo stile di vita in modo più specifico.
Infatti, come accade per tutte le altre persone, anche chi faccia parte del mondo LGBT potrà trovarsi a fronteggiare problematiche come la disfunzione erettile di tipo psicologico, oppure la difficoltà nel farsi coinvolgere appieno in una relazione di tipo sentimentale.
Esempi dei campi di intervento che la psicologia può affrontare possono essere i seguenti:
- Aiutare la persona nel processo del coming out, che spaventa tutti, anche le persone adulte;
- Fornire gli strumenti per riacquistare l’autostima;
- Sviluppare delle strategie per affrontare le situazioni più stressanti e angoscianti, ad esempio sul posto di lavoro o in un matrimonio ormai concluso;
- Esplorare anche i problemi intimi, legati alla sessualità e alle relazioni interpersonali.