In un'epoca, come quella che viviamo attualmente, la corsa frenetica che ci coinvolge e dalla quale non riusciamo ad esimerci, per via dei ritmi sempre più incalzanti che la società ci impone, risulta essere sempre più complicato, se non impossibile, concedersi la possibilità di fermarsi per riflettere o semplicemente per arrivare a individuare possibili soluzioni a situazioni problematiche che la quotidianità ci pone innanzi. Non c’è tregua nei termini di una pausa intesa come recupero energetico, ma anche nei termini di uno stop dai tanti pensieri che quotidianamente affollano la nostra mente, pensieri molto spesso disfunzionali e che, se perpetuati con una certa costanza, possono generare un grande affaticamento e uno stato di tensione costante. Uno spazio di tempo in cui rallentare questo vortice di pensieri e il loro rapido susseguirsi, la possibilità di uno spazio di riflessione entro cui riconoscersi sia nei termini dei propri bisogni che nella possibilità di individuare soluzioni funzionali a problemi che attanagliano la mente risulta, essere di vitale importanza.
La tematica, pertanto, che andremo ad approfondire ha proprio a che vedere con la pratica e l’utilità della meditazione nel consentire all’individuo di acquisire una maggiore padronanza delle proprie attività mentali e la possibilità di convogliare la propria energia in direzione della soluzione creativa di questioni problematiche per il ripristino di una condizione mentale rilassata.
Che cos'è la meditazione?
Prima di entrare nel vivo della questione proviamo a dare una definizione della parola meditazione. Con il termine meditazione si intende “riflessione su un'idea” o anche “pensiero disciplinato”.
Approfondiremo tre tipi di meditazione:
- meditazione riflessiva
- meditazione recettiva
- meditazione creativa .
Meditazione riflessiva
La pratica della meditazione riflessiva, perché sia efficace, richiede una preparazione.
Il primo passo consiste nel transitare dalla vita normale, ricca di tanti stimoli disordinati, al mondo interno ovvero traslare il nostro interesse e la nostra attenzione da quelle che sono le preoccupazioni delle nostre attività quotidiane al nostro mondo interiore. Questa preparazione deve però avvenire tenendo presente tre sfere: quella mentale, quella fisica e, infine, quella emotiva. Quando ci riferiamo alla sfera mentale intendiamo dire che l'interesse della mente deve focalizzarsi principalmente verso la nostra interiorità, quando invece ci riferiamo alla sfera emotiva, la nostra energia deve essere utilizzata per cercare di creare uno stato di quiete e di tranquillità e infine quando ci riferiamo alla sfera fisica l'intento deve essere quello di ridurre per quanto possibile ogni forma di tensione nervosa e muscolare .
Ci soffermiamo ora a dare delle brevi informazioni relative alle diverse forme di meditazione partendo appunto da quella riflessiva. Siamo quotidianamente abituati o meglio la nostra mente viene quotidianamente e spontaneamente sollecitata da stimoli e interessi di vario genere e questo processo avviene in maniera molto spesso disordinata e, possiamo pertanto dire che, tendenzialmente la mente opera indipendentemente dalla volontà. La mente umana è continuamente attiva per la sua indole naturale.
Per addentrarsi nella meditazione, perciò, la prima cosa da fare è quella di collocarsi in uno spazio silenzioso, disporsi seduti e rimanere in quella posizione per un pò di tempo (in principio bastano anche solo dieci - quindici minuti) e fare in modo che la mente in qualche maniera vada avanti. In questa condizione generalmente i pensieri si affollano nella mente ma se si continua a praticare questa condizione ci si accorge che giorno dopo giorno la mente tenderà a far prevalere pensieri sempre meno violenti e pertanto a divenire più calma.
Se questa pratica ha modo di perpetuarsi nei giorni, dopo qualche tempo i pensieri tenderanno a diminuire, a essere sempre meno presenti, tanto che la mente sarà perfettamente in grado di controllarli. Il raggiungimento di questo stato richiede un costante esercizio.
E’ per merito di un atto di volontà che la mente sarà, allora, in grado di mantenersi concentrata su un'idea. Da quel momento possiamo iniziare a pensare che siamo in uno stato meditativo.
Per poter praticare la meditazione bisogna essere nella condizione di gestire la mente e perché questo accada, occorre un certo distacco dalla stessa. Se il primo passo è praticare la concentrazione, il passo successivo consisterà nel direzionare l'attività della mente in una specifica direzione, la mente deve essere posta nella condizione di eseguire il compito che le stiamo assegnando. Tutto questo implica una sorta di perseveranza e cioè una costanza nel voler esaminare un determinato argomento in profondità.
Si possono individuare delle tematiche su cui voler meditare e individuare tutte le possibili accezioni che compromettono questa tematica. La meta di una meditazione potrebbe essere un'idea chiara su un determinato problema, su un determinato argomento e meditando possiamo approfondire anche la conoscenza di noi stessi .
Meditazione recettiva
La meditazione recettiva può essere paragonata a una sorta di occhio interiore che cerca di scoprire cosa è possibile individuare al di sopra di quella che è la coscienza ordinaria.
Prerequisito indispensabile è il silenzio. Il silenzio è condizione necessaria per entrare in contatto con un'intuizione, un messaggio presente nel superconscio, con l'intento di comprendere cosa impedisce il suo approdare alla sfera di coscienza. Ci sono diversi modi per dominare la mente.
Un primo atteggiamento consiste nel rimanere fermi, nel ruolo di osservatore, rispetto all’attività frenetica della mente in modo che si stanchi di questa frenesia.
Un' altro modo può essere quello di ripetere costantemente una frase o una parola e nel pronunciarla ad alta voce o ancora quello di richiamare alla mente un quadro mentale, immagini, paesaggi, luoghi o altro. In questa meditazione solitamente il materiale giunge alla consapevolezza attraverso visioni o illuminazioni. Per illuminazione si intende la rivelazione della natura intrinseca delle cose, degli esseri viventi.
Meditazione creativa
La meditazione creativa, infine, è il mezzo attraverso cui è possibile rigenerare, trasformare la nostra personalità. Solitamente noi facciamo uso del potere creativo del pensiero ma su questo processo non esercitiamo alcun controllo. Tutto avviene senza che ce ne rendiamo conto, nella meditazione creativa si ha la possibilità di utilizzare questo pensiero creativo in maniera mirata dando il permesso di agire, soprattutto, a quelli che sono i pensieri buoni che rappresentano, cioè, l'espressione della volontà di bene per noi.
Gli stadi di cui si compone la meditazione creativa sono:
1) una definizione chiara dell'idea
2) l'uso dell'immaginazione con immagini o meglio simboli suggestivi che rivitalizzino l'idea con il sentimento e il desiderio.
In conclusione, a chi avesse desiderio di allenare la propria mente ed aumentare la propria capacità di concentrazione, in direzione di una maggiore consapevole di ciò che ci circonda e di quello che siamo, potrebbe essere molto utile far ricorso all’uso della meditazione che tra l’altro consente di ridurre elevati livelli di stress.