Approfondimenti psicologici sulle nostre emozioni al tempo del Coronavirus
Il cinema è arte, è comunicazione, è mezzo d’espressione. È una fabbrica di sogni che appassiona ed emoziona. È attraverso questa dimensione molto vicina a quella onirica che la pellicola cinematografica offre la possibilità di ri-descrivere, re-interpretare la realtà con diverse categorie basate sull'immaginazione, andando a solleticare il gusto dell'interpretazione e stimolando l'ascoltatore alla ricerca di senso e pertinenza.
La metafora cinematografica non solo stimola un orientamento attivo del pensiero, ma anche l’occasione di giungere a possibili soluzioni del problema poiché incoraggia la mente a connettere diversi livelli: cognitivo, emotivo e sensoriale.
La pellicola cinematografica ci permette di immergerci nelle storie, nei vissuti, nelle emozioni dei protagonisti e vivere insieme quanto sta accadendo nelle loro vite. Strumento influente che consente di poter lasciare andare aspetti più razionali e cognitivi, per accogliere sensazioni ed emozioni, non solo quando vengono rispecchiate parti positive e accettate di noi, ma soprattutto quando vengono messi in scena aspetti più in ombra e meno riconosciuti.
Aspetto interessante è che immedesimandosi o addirittura, identificandosi nel protagonista di un film si ha modo di provare tutta una gamma di sensazioni di grande valore sotto il profilo emotivo, ma mai così intense da destabilizzare. Proviamo emozioni, ma riusciamo a mantenere una distanza che consente di assaporarle senza esserne travolti.
Proprio per la possibilità di veicolare messaggi di forte impatto, abbiamo scelto il cinema come prospettiva da cui partire per poter sviluppare contenuti e approfondimenti di carattere squisitamente psicologico. Ad ogni film sarà associato un collage di immagini e un messaggio in pillola, arricchito da un articolo di riferimento utile ad approfondire la tematica emersa.