Riflessione sulla cogenitorialità: come rapportarsi con l'altro genitore rispetto ai propri figli
Studi empirici sulle dinamiche del gruppo familiare sono concordi nel considerare le relazioni genitori-figli all’interno di una cornice complessa che prevede l’interdipendenza di molteplici rapporti diadici (coppia coniugale e genitoriale, rapporti di ciascun genitore con ciascuno dei propri genitori, rapporti madre-figlio, rapporti padre-figlio).
Questa rete di relazioni è nel contempo caratterizzata dall’emergenza di proprietà globali (familiari) non riconducibili specificatamente né a caratteristiche dei singoli né a quelle delle diadi, ma che sono intrinseche alla famiglia in quanto sistema: “il tutto è più della somma delle parti”, recitava uno dei grandi della terapia familiare. Coerentemente con queste prospettive teoriche la ricerca empirica e la pratica clinica hanno studiato le diverse influenze delle relazioni sulle relazioni, osservando il gruppo familiare come un sistema gerarchicamente strutturato in sistemi definiti in base a funzioni diverse:
- coniugalità (rapporto tra genitori come partner);
- il parenting o genitorialità (relazione che il figlio stabilisce con ciascun genitore);
- il co-parenting o cogenitorilità (ci si riferisce al modo in cui i genitori si rapportano tra loro rispetto al figlio quando è in posizione di terzo).
Essere genitori: un processo in divenire
Risulta quindi evidente che per parlare di genitorialità non ci si può riferire unicamente all’evento biologico, ma deve essere necessariamente analizzata all’interno di una dimensione processuale più ampia. Da una prospettiva psicopedagogia la genitorialità è considerata il processo dinamico attraverso il quale si impara a diventare genitori, affinchè si possa essere capaci di prendersi cura e di rispondere in modo sufficientemente adeguato ai bisogni dei figli in base alla specifica fase evolutiva. Una concezione più psicologica vede, invece, la genitorialità come parte fondante della personalità dell’individuo.
E' uno spazio psichico che inizia a formarsi nell'infanzia quando a poco a poco il bambino interiorizza i comportamenti, i messaggi verbali e non-verbali, le aspettative, i desideri, le fantasie dei propri genitori. Il costrutto di “modelli operativi interni” elaborato da Bowlby esplicita come le esperienze reali con le figure di attaccamento vengono interiorizzate in modelli rappresentazionali relativamente fissi, che il bambino utilizza per predire il mondo e mettersi in relazione con esso, tali modelli incideranno su tutte le sue relazioni future.
Da questo "Genitore Interno" dipendono in gran parte l’immagine di sé che ciascuno ha nonché i modelli relazionali che vengono utilizzati nelle interazioni. Per parlare di genitorialità, insomma, non è sufficiente la percezione, e magari anche l’orgoglio, della paternità e della maternità, ma si deve guardare a tale costrutto da molteplici angolazioni. La genitorialità non è un fatto individuale, non solo, ma riguarda la coppia in quanto diade e in tal senso deve contemplare l’assunzione da parte dell’uomo quanto della donna, di un compito comune e condiviso. Si può, quindi, individuare un nesso imprescindibile tra “il diventare genitori” e “l’essere genitori insieme”, che rimanda al costrutto di co-genitorialità,
Cosa si intende per co-genitorialità?
Con il termine co-genitorialità ci si riferisce al modo in cui i genitori si rapportano tra loro rispetto al figlio quando è in posizione di terzo. La co-genitorilà fa riferimento alla consapevolezza che i figli non sono semplicemente un dato, ma un’avventura da correre insieme, un destino da costruire attraverso il diretto assolvimento del compito evolutivo da parte della coppia.
Con il termine co-genitorialità s'intende descrivere la collaborazione genitoriale, cioè l'insieme dei comportamenti e delle azioni stabilite e condivise dalla coppia genitoriale al fine di garantire lo sviluppo fisico e psicologico dei propri figli, anche nel caso in cui i due genitori non convivano.
Nel concetto di co-genitorialità è insita la capacità dei genitori di negoziare reciprocamente i loro rispettivi ruoli, la responsabilità e i contributi nei confronti dei loro figli, e non solo, questo costrutto rimanda anche al sostegno, alla condivisione della responsabilità, al rispetto e alla fiducia tra madre e padre e anche al modo in cui i genitori affrontano insieme il loro ruolo.
Alleanza fra i genitori come fattore protettivo per i figli
La co-genitorialità va intesa come un’alleanza tra i genitori che può contenere sia dimensioni positive quali il rispetto, la partecipazione, la comunicazione e la cooperazione; sia caratteristiche negative come conflitto e triangolazione. La ricerca empirica in tal senso ha dimostrato come la co-genitorialità influisca sull’adattamento dei figli nelle varie fasi della vita.
Si è visto come la cooperazione genitoriale sia un fattore protettivo per l’adattamento del bambino e come, invece, il conflitto co-genitoriale possa predire comportamenti disadattavi nei figli. In tal senso, è necessario sottolineare come la coniugalità e la co-genitorialità debbano essere considerati fenomeni tanto correlati quanto distinti perché, pur essendo parte dello stesso sistema familiare, seguono delle traiettorie di sviluppo in parte autonome, ma che si influenzano reciprocamente.
Transizione verso la genitorialità: una sfida costruttiva
Come molte ricerche hanno dimostrato, la transizione alla genitorialità costituisce un cambiamento fondamentale nella vita di coppia che si riflette profondamente nei sistemi di attaccamento, di accudimento e di sessualità. E’ con la nascita del primo figlio, infatti, che si sancisce il passaggio irreversibile da coppia a famiglia, per cui la diade coniugale diventa triade familiare.
Tale passaggio rappresenta una fase critica normativa nel ciclo di vita della famiglia, in cui la stessa sviluppa una propria “personalità” specifica e in cui giocano un ruolo fondamentale anche le aspettative individuali e le motivazioni dei singoli genitori rispetto alla nascita del bambino. Tali pattern comportamentali contribuiscono alla costruzione congiunta di strategie di coordinazione e interazione, che vanno a caratterizzare quella specifica relazione co-genitoriale.
Il Consultorio Antera Onlus, nelle sedi di Roma, Monterotondo e Fiumicino offre la possibilità di incontrare psicoterapeuti esperti nelle difficoltà legate alla costruzione di una cogenitorialità efficace e funzionale, accogliendo e accompagnando gli individui all'interno di percorsi individuali,di coppia o familiari.