Lunedì, 15 Novembre 2021 17:11

Esperienze traumatiche: come affrontarle e superarle attraverso l'ipnosi

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Quando parliamo di trauma in termini psicologici facciamo riferimento ad una lesione della sfera psichica causata da eventi che irrompono nell’esistenza dell’individuo in modo distruttivo.

Il trauma può essere dovuto all’esposizione ad un singolo evento oppure a episodi regolari e ricorrenti a cui l’individuo non riesce a reagire e che non può elaborare.

Solitamente l’effetto del trauma è correlato alle caratteristiche di personalità della persona, nonché alle condizioni psicofisiologiche in cui si trova nel momento in cui è esposto all’evento traumatico ma anche dalla natura del conflitto psichico che rende impossibile per il soggetto integrare quella esperienza nel suo bagaglio esistenziale.

Alla base del trauma vi è l’impossibilità di costruire un significato coerente e per recuperare una dimensione di benessere è fondamentale l’integrazione e la rielaborazione di tale significato rispetto all’esperienza vissuta.

 

La rielaborazione dei vissuti traumatici

L’ipnosi e la psicoterapia ericksoniana rappresentano una importante risorsa terapeutica che consente alla vittima di trauma un’opportunità per elaborare le emozioni, le sensazioni, le credenze disfunzionali associate al vissuto traumatico.

Quando un soggetto è traumatizzato sperimenta un’interruzione nel senso di continuità del Sé, uno stato di allerta, come se, il pericolo fosse presente anche se non lo è più, ha la sensazione che l’evento stia riaccadendo nel qui e ora ed è questo che crea tanta destabilizzazione.

Intraprendere una psicoterapia associata alle tecniche ipnotiche non equivale ad eliminare dei file mentali associati all’episodio traumatico, ma consiste nell’attivazione di una adeguata rielaborazione, che consente di integrare i vissuti gravosi del passato in modo tale da disinnescare il loro condizionamento sul presente.

 

Perchè l'ipnoterapia può aiutarci nel trattamento delle esperienze traumatiche?

Secondo Erickson, l’ipnoterapia va considerata come un processo mediante il quale aiutiamo le persone a utilizzare le loro associazioni mentali, ricordi e potenzialità vitali per raggiungere il proprio scopo terapeutico, attraverso la Co-costruzione di uno spazio esperienziale senso-motorio complesso, l’attivazione deliberata dei sistemi motivazionali e attraverso l’Attivazione deliberata della dissociazione.

Non si tratta di una semplice relazione terapeutica, ma di una particolare interazione tra individui che modifica la strutturazione della coscienza che gli psicoterapeuti ericksoniani chiamano Rapport.

In questa esperienza sono centrali la trance ipnotica e la riattivazione di modalità precoci di relazione, quali l’holding genitoriale e l’attaccamento, ma anche la sessualità, la competizione e la cooperazione.

Il rapport si configura come esperienza psichica e somatica complessa, nella quale la fisicità, espressa o immaginata, svolge un ruolo centrale.

Ma l’ipnosi è anche e soprattutto, uno stato alterato di coscienza, uno Stato Dissociativo ed è per questo che può essere considerata una delle tecniche d’elezione delle esperienze traumatiche.

 

Tecniche Ipnotiche

  • Attenzione Guidata/guidare l’attenzione: usare un “andamento verbale” da fuori a dentro ("pacing" verbale) focalizzandosi sui dettagli della percezione; sulla relazione tra gli oggetti; sui significati emozionali. La concentrazione a stimoli esterni o interni porta alla focalizzazione dell'esperienza e alla sua distinzione dalla percezione consapevole.
  • Approfondimento: APPROFONDIRE significa "sprofondare nel processo dell’esperienza”, con “cambiamenti spontanei delle qualità esperienziali” e “allargamento della cornice cognitiva di riferimento”. La trance ipnotica è uno stato in cui la concentrazione della persona è più centrata, verso la sua parte più inconscia rispetto a quella conscia.  È proprio in questo stato che l’apprendimento e il cambiamento hanno maggiori probabilità di avere luogo, ed è sempre in questo stato che il soggetto focalizza il suo problema e si rende conto delle sue alterazioni importanti.

Erickson considerava l’inconscio una forza positiva, un grande deposito di “cose imparate” (che non ci si ricorda più di aver appreso) o di “attrezzi o strumenti” (di cui si è dimenticata l’esistenza) tutta da riscoprire. È esso stesso una metafora, un’immagine mentale utilizzabile nell’induzione ipnotica.

 

  • Tecniche di Rafforzamento Dell’io:
  1. Il Recupero Mnestico è una delle tecniche ipnotiche più vantaggiosamente utilizzata nel processo di recupero delle risorse del “Passato” per utilizzarle nel “Futuro”. Il soggetto deve impegnarsi a “rivivere”, utilizzando i medesimi canali sensoriali, una situazione nella quale si è sentito particolarmente adeguato e sicuro di sé. Mediante un “ancoraggio” di questo recupero mnestico positivo (come, ad esempio, esercitando una pressione con il palmo della mano sulla coscia) si può indurre un condizionamento da utilizzare in circostanze presenti o future.

  2. La Presentificazione nel Futuro consiste nel proiettarsi con l’immaginazione in un futuro dove il problema è risolto. Ciò determina l’apporto di un nuovo stimolo e di una nuova cornice di riferimento. Lo sperimentare nuove sensazioni, atteggiamenti, modi di essere o stati d’animo, rende il soggetto più aperto a nuove possibilità, arricchendo il proprio bagaglio esperienziale e aprendo l’aspettativa “favorevole” di poter nuovamente sperimentare analoghi “successi”. Il potere dinamico e creativo delle immagini produce, infatti, qualcosa che prima non esisteva e tende poi ad esprimere esternamente, nell’azione, ciò che era stato immaginato plasticamente. In questo modo il soggetto si può identificare progressivamente con il “nuovo” Io, mentre l’attuale Io problematico diventa sempre più estraneo.

 

  • L’immaginazione (o tecnica dell’immaginazione) è il linguaggio del sé interno e produce immagini personali e temi metaforici. Non essendo una procedura intrusiva non induce resistenze o difese.

Mentre si induce la trance, la mente razionale e cosciente viene silenziata, divenendo meno attiva e consapevole; in questo modo la nostra “sentinella”, pur continuando ad osservare gli stimoli provenienti dall’esterno, permette loro di “entrare “liberamente all’interno. Parlare il linguaggio dell’inconscio, avvalendosi di immagini, simboli, suggestioni, favole, consente un efficace allentamento delle difese e delle resistenze critiche e analitiche.

 

Qual è lo scopo della psicoterapia ipnotica?

Lo scopo della psicoterapia ipnotica è l’esperienza trasformativa.

La (relativa) brevità e intensità dell’intervento terapeutico che caratterizzano l’approccio ericksoniano non devono ingannare. Brevità e intensità non sono funzione degli artifici tecnici, quanto della concentrazione di eventi psico-fisici: holding intenso (e relativa riattivazione di modelli innati di relazione) e modificazione dello stato di coscienza, che comportano processi ideodinamici propri della trance, attivazione emozionale e mnesica, costruzione di un contesto affettivo ricco e favorevole all’espressione di modalità comportamentali ed esistenziali più soddisfacenti ed appropriate.

Erickson diceva: “Io ho sempre fiducia nel mio inconscio. Vedete, troppi psicoterapeuti cercano di programmare che cosa dovranno pensare, invece di aspettare e vedere che stimolo ricevono, e poi lasciare che la loro mente inconscia reagisca a quello stimolo […] ci sono molte cose che sappiamo, e che non sappiamo di sapere che lo sappiamo […]. Abbiate fiducia nell'inconscio. È un modo piacevolissimo di vivere, un modo piacevolissimo di ottenere le cose” (Gordon e Meyers-Anderson p. 22).

 

Il Consultorio Antera Onlus, nelle sedi di Roma, Monterotondo, Fiumicino, offre l'opportunità di incontrare psicoterapeuti esperti nelle difficoltà legate a vissuti tramatici, accogliendo e accompagnando gli individui all'interno del proprio percorso terapeutico.

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