Lunedì, 12 Aprile 2021 10:48

Benessere fisico e emozioni: cos’è la psicosomatica?

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Come far dialogare corpo e psiche e combattere lo stress

Il benessere fisico influenza sentimenti ed emozioni e questi a loro volta hanno importanti ripercussioni sul nostro corpo.

La somatizzazione può essere definita come l’espressione del disagio psicologico attraverso sintomi fisici. Il termine psicosomatica fa riferimento a una costante e inseparabile interazione della psiche e del soma.

Il nostro corpo e la nostra mente si adattano al contesto in cui viviamo e cercano di rispondere nel modo migliore alle richieste che vengono dall’ambiente. Gli atteggiamenti che assumiamo si riflettono ad esempio nella postura del corpo e nel tono della voce, ma le emozioni influenzano anche il respiro e il modo in cui ci muoviamo e facciamo esperienza di noi stessi.

Somatizzare significa destinare al corpo il lavoro di alleviare le emozioni e questo a lungo andare può avere delle conseguenze non trascurabili.

 

Regolazione delle emozioni per la gestione dello stress

Un importante mediatore nel contesto di adattamento allo stress è la regolazione delle emozioni,  è necessario sicuramente partire dalla consapevolezza di queste ultime per raggiungere gradualmente una buona gestione e modulazione della nostra emotività.

Alcune persone hanno difficoltà con emozioni ed esperienze specifiche o con certe situazioni stressanti e per questa ragione sviluppano somatizzazioni molto particolari in risposta a queste esperienze. La somatizzazione inizialmente può servire per evitare un’emozione o uno stress troppo duro, ma a lungo andare ha dei costi molto elevati per la salute o per il funzionamento sociale.

La medicina psicosomatica è quella parte della medicina che si occupa del lato psichico della malattia, perchè si considera inscindibile l’influenzamento reciproco tra mente e corpo.

Tra le principali patologie legate alla somatizzazione da stress abbiamo: disturbi gastrointestinali, disturbi dermatologici, del sonno e cardiovascolari.

 

Stress e vita quotidiana

Lo stress è il tentativo di mantenere un equilibrio eliminando o riducendo una discrepanza. Il sistema cervello-mente individua le situazioni che determinano gli squilibri adattivi (fisiologici, psicologici e sociali) e che quindi risultano pericolose per l’individuo.

I processi bidirezionali dello stress sono protettivi per l’individuo e promuovono l’adattamento alle condizioni, ma un uso eccessivo e disfunzionale di questi processi causa condizioni di progressiva dis-regolazione che determina un malessere fisico e mentale compromettendo la capacità di resilienza e di salute.

Lo stress può  assumere un significato positivo (eustress o stress fisiologico) nel momento in cui tende ad aumentare la funzionalità di specifici sistemi per affrontare particolari situazioni (coping). Tuttavia un’esposizione prolungata allo stress (distress o stress patologico) che non determina un adattamento favorevole può avere conseguenze patologiche, principalmente, ma non esclusivamente, correlabili ai disturbi dell’umore.

La differenza tra eustress e distress è determinata da diversi fattori, ma soprattutto dipende dall’individuo che viene esposto alla condizione “avversa”. Infatti, l’equilibrio tra elementi favorevoli e contrari nella risposta allo stress è fortemente determinato dalle differenze individuali e quindi dall’assetto genetico, dallo stato di salute, dagli stili di vita, ma anche dalle esperienze pregresse, intese come gli eventi a cui l’individuo è stato esposto nel corso della vita, soprattutto durante le prime fasi dello sviluppo.

Tutti questi elementi influenzano la capacità di rispondere e adattarsi a una situazione “avversa” e quindi determineranno se l’individuo sarà “resiliente” o “vulnerabile”.

 

Come modulare i nostri livelli di stress

Spesso nella frenesia della vita quotidiana non siamo consapevoli di essere agenti attivi rispetto a quanto ci accade e alla modulazione delle nostre reazioni, e quindi di essere in grado di influenzare l’impatto di un fattore stressante mediante strategie cognitive, emotive e comportamentali.

Le persone infatti possono apprendere a controllare gli effetti dello stress psicologico per raggiungere un maggiore benessere.

In particolare, negli ultimi decenni, la dimostrazione dell’efficacia dei training di rilassamento ha assunto una particolare rilevanza, specialmente nel trattamento dei sintomi da stress.

Fra le numerose tecniche di rilassamento utili per abbassare il livello dello stress percepito ci sono:

  • training autogeno
  • mindfulness
  • rilassamento muscolare progressivo
  • biofeedback

In ognuna di queste tecniche, il rilassamento rappresenta un processo interattivo, in cui gli aspetti psicologici e fisiologici non sono semplicemente correlati gli uni agli altri, ma sono parti integranti ed inscindibili dello stesso processo.

Va sottolineato che il rilassamento produce effetti fisiologici con caratteristiche opposte a quelle provocate dallo stress psicologico. Pertanto, la risposta di rilassamento può essere considerata come l’immagine speculare di quella di attivazione.

 

Periodicamente pubblicheremo maggiori approfondimenti sulla tematica, andando ad esplorare le correlazioni fra stress e alimentazione, situazioni stressanti in gravidanza e aspetti psicosomatici dei disturbi gastrointestinali, infine dedicheremo ulteriore spazio alle specifiche tecniche di rilassamento.

Attraverso il suo canale podcast il Consultorio Antera Onlus mette inoltre a disposizione gratuitamente esercizi che utilizzano le tecniche di rilassamento appena descritte, da poter ascoltare (anche attraverso Spotify) o scaricare sui tutti i principali dispositivi, supportando la possibilità di ritagliarsi piccoli, ma preziosi momenti di relax:  https://www.spreaker.com/show/benessere-e-psicologia-consultorio-anter